Il più importante obiettivo, riportato nel Piano Nazionale per l’Orientamento, è quello di mettere i ragazzi in grado di pianificare e gestire il proprio apprendimento, di fare le esperienze scolastiche in coerenza con i propri obiettivi di vita, in rapporto alle proprie competenze ed interessi.
Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso un forte coinvolgimento, non solo dei protagonisti dell’orientamento (gli studenti), ma anche di tutti i soggetti educativi presenti nel loro contesto di vita, in primis la famiglia.
Nel documento è, infatti, scritto: “Si tratta di costruire un’alleanza educativa con le famiglie al fine di condividere obiettivi comuni che favoriscano la maturazione del processo di auto-orientamento da parte dello studente in rapporto ai diversi livelli di autonomia personale che connotano i diversi cicli (e fasi di età) del percorso formativo” (C.M. n.43 del 15 aprile 2009 Piano nazionale di orientamento: Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita).
IL RUOLO DELLA FAMIGLIA
Se l’orientamento si collega alla formazione della personalità, esso deve essere affidato alle persone più legate alla crescita dei ragazzi, ai genitori che, insieme alla scuola, debbono contribuire a rafforzare l’identità dei figli, proprio perché li conoscono meglio di qualsiasi altra persona.
Il passaggio da un ordine di scuola all’altro è spesso vissuto in modo problematico dalle famiglie e la loro ansia può coinvolgere i figli adolescenti che già vivono un’età di scelte, di cui la prima e più difficile è, probabilmente, quella che riguarda l’orientamento scolastico.
Sarà, quindi, importante che i genitori sostengano i figli adolescenti in questa scelta, aiutandoli a trovare la loro strada, valutando insieme le loro capacità ed attitudini, la loro motivazione e le concrete possibilità che la realtà attuale può offrire.
La collaborazione dei genitori a scuola è sempre importante, ma lo è ancora di più nell’Orientamento, in questo momento più che mai è importante arrivare a costruire una nuova “alleanza educativa”, collaborare e cooperare con un fine comune affinché i figli possano orientarsi in autonomia, con sicurezza e consapevolezza.
Per sostenere lo sviluppo di quelle competenze orientative di base a cui si è fatto riferimento in precedenza, questa alleanza educativa necessita di un confronto aperto sui bisogni orientativi dei ragazzi e richiede una ricerca di obiettivi e di strategie comuni da perseguire, nel rispetto dei diversi ruoli.
Fin dalla prima scolarizzazione, è importante che i vostri figli capiscano che lo studio è il loro lavoro, non bisogna perdere occasione di evidenziare il rapporto tra lo studio e la realtà ed anche le difficoltà che incontreranno nel loro percorso.
E’ necessario aiutarli, sostenendoli e indicando loro il modo più appropriato per affrontare eventuali insuccessi scolastici, dotandoli di strumenti adeguati a superare anche gli ostacoli futuri.
I ragazzi, così, da una parte si sentiranno valorizzati dal fatto che verrà attribuita loro la capacità di determinare un futuro possibile, dall’altra in questo compito non verranno lasciati soli, si renderanno conto di avere una comunità coesa di genitori e di docenti sulla quale poter contare.
La crescita, la fiducia, il senso di identità e di responsabilità sono componenti essenziali, non solo per la formazione della personalità in generale, ma anche per l’educazione alla capacità di scegliere.
LE FONTI D’ INFORMAZIONE
Molteplici sono le fonti di informazione, per individuare e selezionare quelle che rispondono alle esigenze dei vostri figli, bisogna non solo fare un buon lavoro di ricerca esaminando e notizie essenziali, ma anche saper confrontare le caratteristiche del singolo con i prerequisiti richiesti dagli istituti superiori. Per i ragazzi quest’analisi delle informazioni diventa un’ulteriore occasione di autoconoscenza e per i genitori un momento di condivisione e, a volte, anche di scoperta di indirizzi ed offerte formative emergenti.
Si suggerisce, quindi di:
Vademecum
CONSIGLI UTILI PER I GENITORI