Come evitare di rimandare sempre lo studio


Rimandare continuamente lo studio è un problema comune a moltissimi studenti, dalle scuole superiori fino all’università. Procrastinare sembra la scelta più facile, soprattutto quando l’esame o l’interrogazione sembrano lontani: tuttavia, così facendo, finiamo solo per aumentare stress e ansia, accumulando una mole di lavoro difficile da gestire all’ultimo minuto.

Quante volte abbiamo promesso a noi stessi che avremmo iniziato “domani”, trovandoci invece a correre disperatamente il giorno prima dell’esame? Ecco quindi qualche consiglio pratico per evitare di rimandare e gestire meglio lo studio, per allontanare lo stress e sentirsi più soddisfatti.

Perché procrastiniamo nello studio?

Per cambiare davvero abitudini e approccio allo studio, la prima cosa da fare è individuare e comprendere i motivi per cui tendiamo a rimandare. Le ragioni possono essere molteplici, ma diverse per ciascuno di noi: a volte è semplice pigrizia, altre volte paura di fallire, mancanza di interesse, oppure un perfezionismo che ci paralizza.

Riconoscersi in uno di questi aspetti è già molto importante: scopri come smettere di procrastinare attraverso percorsi mirati di crescita personale o approfondimenti redatti da professionisti specializzati e competenti, in modo da affrontare concretamente la radice del problema. Intanto, cerchiamo di capire come indirizzarci con qualche consiglio pratico.

Organizzare lo studio in piccoli obiettivi quotidiani

Una delle principali ragioni per cui tendiamo a rinviare con lo studio è la sensazione di essere sopraffatti dalla mole di lavoro. Spesso, un esame o una verifica ci sembrano montagne insormontabili semplicemente perché li guardiamo nel loro insieme, senza spezzettarli. Se invece proviamo a dividere ogni materia o argomento in piccole parti, fissando obiettivi concreti e quotidiani, saremo già a buon punto.

Facciamo un esempio pratico: invece di pensare di dover studiare tutta la storia contemporanea, scegliamo di approfondire solo la Seconda Guerra Mondiale. Con questo metodo, potremo ottenere facilmente soddisfazioni immediate, sentiremo meno la fatica e la tentazione di rimandare si ridurrà drasticamente.

Eliminare o ridurre al minimo le distrazioni

Inutile negarlo: il principale alleato della procrastinazione è lo smartphone. Appena decidiamo di metterci a studiare, improvvisamente i social diventano più interessanti, WhatsApp non smette di mandare notifiche e la concentrazione va in fumo.

Per evitare tutto questo, bisogna creare condizioni favorevoli allo studio: lasciamo il telefono in un’altra stanza o silenziamo tutte le notifiche durante le ore che abbiamo deciso di dedicare ai libri. Dopotutto, la maggior parte delle notifiche può tranquillamente aspettare; dopo aver studiato avremo tutto il tempo di rilassarci sui social senza sensi di colpa.

Iniziare sempre con gli argomenti più difficili

Un altro errore tipico di chi è abituato a rinviare sempre lo studio è quello di rimandare le cose più difficili o noiose (proprio come lo studio stesso). Sembra logico partire dalle cose più semplici per sentirsi subito soddisfatti, ma questa strategia rischia di ritorcersi contro perché, alla fine, le parti più complesse restano sempre lì, in attesa di essere affrontate. In questo modo, il rischio è quello di ritrovarsi senza energia e motivazione proprio quando servirebbero di più.

Proviamo invece a capovolgere la situazione e a mettere in atto queste buone pratiche: affrontiamo per prima la materia o il capitolo che ci pesa maggiormente. Questo ci farà sentire subito più leggeri e soddisfatti, rendendo tutto il resto dello studio molto più semplice e piacevole da affrontare.

Usare il metodo del pomodoro per migliorare la concentrazione

Se ci capita di stancarci facilmente o di perdere concentrazione dopo pochi minuti, il metodo del pomodoro può tornarci molto utile.

Si tratta di alternare periodi di studio intensivo a brevi pause: ad esempio, 25 minuti di concentrazione assoluta seguiti da 5 minuti di pausa per rilassarci. Dopo quattro cicli di questo tipo, possiamo concederci una pausa più lunga. In questo modo il livello di attenzione resterà alto e potremo distribuire meglio le energie.

Premiare i risultati

La motivazione è molto importante nello studio: l’obiettivo comune a tutti è quello di trovare subito lavoro dopo gli studi. Tuttavia, per mantenere la motivazione nel tempo, in attesa del risultato finale, bisogna anche darsi delle piccole ricompense durante il percorso.

Concediamoci qualcosa di piacevole ogni volta che raggiungiamo un obiettivo: un episodio della nostra serie preferita, un’uscita con gli amici, un momento di relax senza pensieri. Il cervello, in questo modo, sarà in grado di associare lo studio a qualcosa di positivo e gratificante.

Creare un gruppo di studio o studiare in biblioteca

Lo studio non deve essere necessariamente un’attività solitaria. Se abbiamo difficoltà a restare motivati da soli, proviamo a organizzare sessioni di studio con i nostri amici o compagni di corso. Studiare insieme ci aiuterà a chiarire dubbi, rendere il tempo più piacevole e stimolare la motivazione reciproca.

Se invece preferiamo studiare da soli, ma facciamo fatica a concentrarci a casa, proviamo a frequentare una biblioteca: può essere una strategia molto utile, perché ci troveremo in un ambiente dove tutti intorno a noi sono impegnati nella stessa cosa nostra, lo studio. Meno distrazioni e più concentrazione, è assodato.

Insomma, seguendo questi semplici consigli sarà possibile gestire meglio il tempo a disposizione e smettere di rimandare continuamente lo studio, ottenendo un grande risultato un passo alla volta, con pazienza e costanza.