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DESCRIZIONE DEL PROGETTO 2008/2009
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SOGGETTO PROPONENTE E SOGGETTI PARTNERSOGGETTO PROPONENTE
Istituto Tecnico Commerciale e per geometri “Einaudi” Indirizzo: Via S. Tommaso D’Aquino – 36061 Bassano del Grappa (VI) Telefono: 0424.521998 Fax: 0424.566456 e-mail: presideinaudi@einaudibassano.it sito progetto: www.orientascuola.it – e-mail: info@orientascuola.it Responsabile del Progetto: prof. Giovanni Pone
SOGGETTO/I PARTNER Comune di Bassano del Grappa Indirizzo: Via Matteotti 39 Telefono: 0424217141 e-mail: sindaco@comune.bassano.vi.it Referente per le attività del progetto: dott. Nosadini Paolo
Centro di Formazione “Casa di Carità Arti e Mestieri” Indirizzo: Viale dei Martiri, 78 – 36061 Bassano del Grappa Telefono: 0424 523216 e-mail: centrobg@carmes.it Referente per le attività del progetto: dott. Mauro Sommadossi
Istituto Statale d’Arte “De Fabris” Indirizzo: Via Giove, 1 – Nove di Bassano Telefono: 0424 590022 e-mail: istitutoartenove@tin.it – visd020008@istruzione.it Referente per le attività del progetto: prof.ssa Sabrina Arteconi
Liceo Ginnasio “Brocchi” Indirizzo: Via Beata Giovanna, 67 – 36061 Bassano del Grappa Telefono: 0424 524375 – Fax: 0424 220284 e-mail: vipc02000p@istruzione.it Referente per le attività del progetto: prof.ssa Giovanna Ciccotti
Centro di Formazione Professionale “Ferracina” Viale Scalabrini, 84 – Bassano del Grappa Telefono: 0424.503733 Fax: 0424.504438 e-mail: cfp.bassano@provincia.vicenza.it Referente per le attività del progetto: dott.ssa Natalia Vivian
Scuola Media “Vittorelli” Indirizzo: Piazzale Trento – 36061 Bassano del Grappa (VI) Telefono: 0424 524932 e-mail: segreteriavittorelli@libero.it Referente per le attività del progetto: prof.ssa Maria Teresa Viparelli
Scuola Media “Bellavitis” Indirizzo: Via Colombare, 4 – 36061 Bassano del Grappa Telefono: 0424 503078 e-mail: mascane@tin.it – vimm10900b@istruzione.it Referente per le attività del progetto: prof.ssa Stefania Mazzoran
Scuola Media Statale “Dalle Laste” Indirizzo: Via Dalle Laste, 4 – 36063 Marostica Telefono: 0424 72208 e-mail: dallelaste@tiscalinet.it – vimm05700x@istruzione.it Referente per le attività del progetto: prof.ssa Liliana Contin
Scuola Media Statale “Antonibon” Indirizzo: Via Saturno, 4 – 36055 Nove di Bassano Telefono: 0424 829217 e-mail: icanto@tin.it – vimm06800a@istruzione.it Referente per le attività del progetto: prof.ssa Cinzia Gonzato
Istituto Comprensivo “D’Assisi” Indirizzo: Via don Belluzzo, 3 – 36056 Tezze sul Brenta Telefono 0424 89036 e-mail: bortolor@tin.it – vimm08700q@istruzione.it Referente per le attività del progetto: prof.ssa Anna Elisa Basso
Istituto Comprensivo “Bombieri” Indirizzo: Via Ferrazzi, 6 – 36020 Valstagna Telefono: 0424 99532 e-mail: icvalstagna@libero.it – vimm09700a@istruzione.it Referente per le attività del progetto: prof.ssa Olimpia Gobbo
Istituto Comprensivo di Mussolente Indirizzo: Via Pio X, 2 – 36065 Mussolente Telefono: 0424 577052 e-mail: istcompmussolente@nsoft.it – vimm06700e@istruzione.it Referente per le attività del progetto: prof.ssa Gemma Alberton
Istituto Comprensivo Rodari Indirizzo: Via Stazione, 12 – 36028 Rossano Veneto Telefono: 0424 540082 e-mail: comprensivo@rodari-rossano.org – viee05200t@istruzione.it Referente per le attività del progetto: prof.ssa Daniela Torresan
Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” Indirizzo: Via Rivaro, 3 – Mason Vicentino Telefono: 0424 708016 e-mail: mamolschool@libero.it – viee04000g@istruzione.it Referente per le attività del progetto: prof.ssa Caterina Crivellari Scuola Media Statale “Monte Grappa” Istituto Comprensivo “G. Marconi” Istituto Comprensivo “A. Roncalli” |
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PRESENTAZIONE DELL’ENTE PROPONENTE E DEI PARTNER L’ITGC “Einaudi” di Bassano del Grappa è ente accreditato dalla Regione Veneto per l’orientamento (decreto n. 180 del 24.2.2003 della Direzione Regionale della Formazione organismo n. 115) in base alla L.R. 9 agosto 2002 n. 19. Ha la propria Sede principale a Bassano del Grappa (sede staccata a Marostica) con gli Indirizzi commerciali: ERICA (19 classi), IGEA (19 classi), MERCURIO (6 classi), SIRIO(Serale 3 classi)) e gli Indirizzi per Geometri: Tradizionale(5 classi) e Progetto Cinque (9 classi). L’Istituto ha una buona dotazione di infrastrutture e laboratori. Va segnalato che possiede laboratori di informatica e una sala riunioni di 150 posti e dotazione informatiche compresa la possibilità di attivare videoconferenze. In totale gli alunni sono 1476.
RISORSE UMANE DOCENTI: Nell’istituto operano 170 docenti, dei quali 110 sono di ruolo. L’istituto si avvale anche dell’operato di: 4 assistenti di lingua straniera (inglese, francese, spagnolo e tedesco) e 2 insegnanti di sostegno. PERSONALE ATA: oltre al Direttore dei Servizi Generali ed Amm.vi operano 13 collaboratori amministrativi di Segreteria, 6 collaboratori tecnici, 20 collaboratori scolastici a Bassano e 1 collaboratori scolastici ausiliari a Marostica.
TIPO DI UTENZA I dati relativi al nostro istituto mostrano, dal punto di vista socioeconomico, il profilo di un allievo appartenente a famiglie di ceto e livello scolastico medio o medio-basso, non sempre in grado di offrire al ragazzo strumenti di supporto e quindi, si può ipotizzare, meno attrezzate di altre di fronte all’insuccesso scolastico. Per queste famiglie molto spesse far studiare un figlio è un sacrificio pesante non meno che inevitabile, dato che ormai si avvicina al 100% la percentuale di quanti proseguono gli studi dopo il ciclo dell’obbligo. D’altra parte gli studenti dell’ITCG Einaudi studenti dimostrano di nutrire fiducia e di avere forti aspettative rispetto al compito formativo della scuola, che rimane forse l’unica sede di confronto, di scambio, di crescita alta cui la gran parte dei giovani può accedere.
RAPPORTI CON IL TERRITORIO L’Istituto ha rapporti continuativi con enti ed agenzie quali: il Comune di Bassano ed altri della zona di influenza, ULSS, Associazioni di categoria e sindacati, Ordini professionali del settore tecnico.
PARTNER principali:
TECNOLOGIE UTILIZZATE DALL’ISTITUTO L’Istituto ha una buona dotazione informatica e di altri mezzi multimediali. E’ connesso ad internet ed ha un suo sito dedicato (www.einaudibassano.it ) , nel quale sono pubblicati i principali documenti dell’Istituto e informazioni sulle attività dell’Istituto. La comunicazione con i clienti interni ed esterni avviene, su richiesta, anche via e-mail. Ha realizzato il cablaggio dell’istituto e la rete tra le aule normali e speciali. La sala riunioni è fornita di un sistema di videoconferenza e di videoproiezione. E’ dotato di un impianto di videosorveglianza degli ingressi ai fini della sicurezza.
ATTIVITA’ DI COLLABORAZIONE CON ALTRE SCUOLE Sono attivati rapporti di collaborazione con altri tre Istituti aderenti al Progetto Qualità provinciale. Aderisce alla rete di orientamento POST, sottoscritta in modo formale nel 2005.
LA SCUOLA E I PROGETTI SIGNIFICATIVI IN CORSO AUTOVALUTAZIONE Il S.I.Qu.S. (Sistema Informatico per la Qualità nella Scuola) è uno strumento che cerca di rispondere all’esigenza di monitoraggio e di autovalutazione delle scuole. Il S.I.Qu.S. è un insieme di: strumenti (schede di rilevazione e questionari), procedure (cioè modalità di rilevazione dei dati, modalità di scelta del campione di studenti e genitori cui somministrare i questionari) e software per l’elaborazione dei dati e la restituzione dei risultati sotto forma di tabelle e di grafici. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE E’ iniziato l’anno scorso la ricerca sull’argomento, che ha portato i dipartimenti e i consigli di classe ad individuare – per le classi 1° e 2°- le competenze disciplinari e trasversali da certificare, soprattutto per gli studenti che intendono utilizzare “passerelle” per il passaggio ad altre scuole ecc. Quest’anno, messa a regime la procedura per il biennio, si intende ampliare progressivamente l’esperienza al triennio.
VALUTAZIONE DA PARTE DI ENTI ESTERNI Dall’anno scolastico 2001/02 l’Istituto partecipa all’indagine sulla valutazione promossa dal MIUR.
PARTNERSHIP PIU’ SIGNIFICATIVE Oltre al coordinamento delle diverse edizione del progetto di orientamento regionale POST, sono: a) Collaborazione e rapporti in rete tra l’ ITCGS “Einaudi” e altre tre scuole della Provincia di Vicenza, aderenti al Progetto Qualità, per la costruzione di un Sistema di Gestione della Qualità e la sua Certificazione in base alla ISO 9001:2000. In questo percorso poliennale, le scuole sono state sostenute dall’Ufficio Scolastico Provinciale e dall’Associazione Industriali della Provincia di Vicenza, e hanno utilizzato la consulenza dell’Aicq Veneto. sia per la qualificazione e il mantenim anni l’Istituto partecipa attivamente a una mostra manifestazione “Cosa farò da grande” che si tiene in autunno a Bassano in Palazzo Bonaguro. d) In collaborazione con il Comune di Bassano e l’associazione cittadina “Questacittà” tre anni fa l’Istituto ha partecipato con tre classi del corso per Geometri, al Progetto “Il cortile più bello sarà”. e) L’anno scorso l’Istituto ha partecipato con due classi quarte Geometri al Progetto “Studenti -. Città accessibile” in collaborazione con L’ULS n. 3, con il Comuni della Zona e in rete con altre scuole superiori. f) Collaborazione continuativa con il Collegio dei Geometri e con gli Ordini degli architetti e degli Ingegneri, per la realizzazione di incontri di orientamento scolastico e professionale con gli studenti di quarta e quinta. g) Collaborazione con l’Associazione Industriali, Università di Venezia, Camera di Commercio I:A:A: e Fondazione “M. Rumor”, per la realizzazione di un Corso IFTS per “Assistente dei processi di internazionalizzazione per le PM imprese” nel corso del 2002-03. h) Partnership con la Scuola Edile “Palladio” di Vicenza, il Collegio dei Geometri e alcune Imprese edili del bassanese per: – un corso post-diploma per “Geometra responsabile del Cantiere” che dovrebbe iniziare quest’anno; – progetto “Adotta un Cantiere” per portare le classi 4° e 5° geometri a contatto diretto con la realtà produttiva. i) Partnership con le altre 32 scuole dell’area bassanese e dell’Altopiano di Asiago, aderenti al CTF (Centro Territoriale di Formazione), per attività di formazione del personale docente e ATA in rete. j) Partnership con l’Istituto Prof. “Remondini” per l’attuazione del progetto “Italiano per stranieri”, che tende a migliorare la conoscenza della lingua italiana da parte degli alunni stranieri. k) E’ stata appena sottoscritta l’intesa per un progetto di partnership con l’associazione “Val Brenta” e altre 6 scuole ed enti del bassanese per un progetto di educazione ambientale sull’ambiente fluviale del Brenta, con fondi regionali.
Stage L’Einaudi, da anni, investe fortemente nella programmazione degli Stage, che considera esperienze fondamentali sia sul piano formativo che su quello dell’orientamento scolastico. Sono anche un’importante occasione per far conoscere l’Istituto nel territorio, tra gli operatori dei vari settori economici e professionali. I dati di prestazione più significativi sono: – tutti gli studenti delle classi 4° dei vari indirizzi hanno partecipato agli stage di due settimane, al fine a.s.; molti hanno proseguito per tutto il mese di giugno, sempre in regime di convenzione e quindi “in regola”. – L’istituto ha tessuto così negli anni una fitta rete di rapporti con Enti, industrie, studi professionale ecc. con i quali ha sottoscritto le convenzioni per gli stage formativi. Abbiamo così un data.base di circa 400 possibili ospitanti. Collaborazione con il Comune di Bassano e l’ULS n. 3 in atto già da molti anni, per le attività formative e di educazione alla salute, prevenzione, educazione stradale ecc. Collaborazione con il Comune di Bassano, Assessorato all’Istruzione, per le attività di Orientamento scolastico, insieme alle altre Scuole superiori del Bassanese. Da tre – Dagli incontri effettuati con ex-allievi abbiamo riscontrato che molti di loro hanno svolto le prime esperienze lavorative post-diploma proprio dove avevano effettuato lo stage, e questo testimonia della positività dell’esperienza.
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RUOLO DEL PROPONENTE E DEGLI ALTRI SOGGETTI PARTECIPANTI AL PROGETTO
Presentazione della rete e degli accordi territoriali La rete dei partner è composta da 18 enti: 1 Ente Capofila ITCG Einaudi 2 Istituti di Scuola Secondaria di 2° grado (oltre all’Ist. Capofila) 2 Centri di Formazione Professionale 12 Scuole Medie e Istituti Comprensivi 1 Comune (Bassano del Grappa, che svolge funzione di coordinamento con gli altri comuni cui appartengono le scuole della rete)
Gli enti e le scuole hanno dato formale adesione al progetto POST 8 mediante comunicazioni inviate all’ente capofila, e allegate al presente formulario. Rimane vigente anche un protocollo d’intesa di rete territoriale che si allega (vedi allegato). Le attività progettate dal POST 8 sono tutte inserite nei POF delle singole scuole. Le scuole e le agenzie presenti nella rete mettono a disposizione del progetto le competenze e le risorse umane necessarie per lo svolgimento delle azioni previste, collegandole con quanto previsto dai rispettivi POF in tema di orientamento. I dirigenti scolastici e i direttori dei CFP garantiscono la continuità della progettazione indicando i nominativi dei referenti per l’attuazione dei progetti, oltre a confermare la disponibilità dei docenti che hanno svolto il ruolo di coordinatori nel precedente progetto.
Ruolo dell’ente proponente e modalità di gestione del partenariato Come soggetto proponente l’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Einaudi” svolge il ruolo di capofila, essendo accreditato per l’orientamento dalla Regione Veneto. Ha coordinato l’attività in fase di elaborazione della presente proposta progettuale è ha svolto il compito della stesura definitiva mediante contatti e incontri con i soggetti partner e con gli esperti per la condivisione delle azioni e degli impegni.
Compiti dell’ITCG “Einaudi” per la gestione organizzativa:
Compiti dell’ITCG “Einaudi” per la gestione amministrativa:
Gli Istituti e gli enti partner assumono l’impegno di:
Le scuole che hanno formalizzato l’adesione al progetto saranno tutte impegnate a realizzare, secondo le diverse competenze maturate, le attività previste nel progetto e successivamente descritte.
Organizzazione della rete Per le attività previste saranno impiegate differenti professionalità che verranno opportunamente indicate dai Soggetti partners. Per la realizzazione del presente progetto si conferma l’organizzazione già consolidata della rete POST, che prevede gruppi di lavoro pari al numero delle attività previste dal progetto. Ciascun gruppo è coordinato da un docente individuato in base alle competenze, alle esperienze pregresse e ai criteri del campo organizzativo scolastico. I coordinatori dei gruppi di lavoro insieme con uno staff di esperti e al Dirigente Scolastico della scuola capofila, che assume il ruolo di Direttore del progetto, costituiscono il gruppo di coordinamento integrato, responsabile dell’esecutività del progetto nelle sue diverse fasi programmate, garantendo coesione e coerenza condivisa all’intero progetto. Inoltre avrà il compito di supportare le attività di informazione e realizzazione degli incontri e/o sportelli previsti per le famiglie e gli studenti. Per il monitoraggio e la valutazione del progetto saranno elaborati i dati quantitativi e qualitativi raccolti, ex ante ed ex post, dai coordinatori di ciascun gruppo di lavoro. Sarà cura del gruppo di lavoro individuare un referente per la valutazione complessiva del progetto.
Ruoli dei soggetti partners : competenze professionali e operatori che hanno preso parte agli interventi di formazione “OrientaVeneto” Premesso che ciascun Ente partner, per motivi istituzionali, sviluppa attività di orientamento e formazione dirette agli allievi e/o al territorio, le competenze professionali che sono messe a disposizione specificatamente per il progetto POST sono: Comune di Bassano del Grappa Sono previste collaborazioni specifiche fra gli interventi del progetto POST e le ulteriori azioni di orientamento presenti sul territorio promosse o patrocinate dal Comune, garantendo il sostegno alla pubblicizzazione delle iniziative. Collabora per comunicare le informazioni relative alla presenza di alunni stranieri al fine di predisporre iniziative di accoglienza. Istituti Comprensivi e Scuole Medie Sono direttamente coinvolte nelle azioni 1, 2, 4, 5. Le risorse professionali sono: docenti nominati dal Collegio Docenti per svolgere attività orientamento, docenti che hanno acquisito competenze sulla valenza orientativa delle discipline, coordinatori di classe, insegnanti di sostegno per l’integrazione degli alunni diversamente abili. Scuole Secondarie di 2° grado (Liceo Brocchi, ITCG Einaudi, Istituto d’Arte De Fabris). Sono direttamente coinvolte nelle azioni 1, 3, 4, 5 e 6. Le risorse professionali sono: docenti nominati dal Collegio Docenti per svolgere attività orientamento e per la partecipazione studentesca, docenti che svolgono attività di prevenzione della dispersione scolastica, docenti referenti dei rapporti con il territorio, insegnanti di sostegno per l’integrazione degli alunni diversamente abili. Centri Formazione Professionale (CFP “Casa di Carità Arti e Mestieri”;CFP “Ferracina”) Le risorse professionali sono: esperti in orientamento e bilancio delle competenze; esperti in attività sostegno per l’integrazione dei soggetti portatori di handicap; tutor per l’attività di integrazione lavorativa in situazione protetta, mediatori culturali per alunni stranieri. In particolare l’azione dei CFP è ritenuta necessaria soprattutto nei confronti di alunni a rischio, che devono essere seguiti nel loro iter personale per disagi di vario tipo da colmare o comunque delimitare, tramite azioni di orientamento individualizzato (brevi stages orientativi, laboratori, ecc.) da svolgersi nelle scuole della rete. Operatori che hanno preso parte alle iniziative di formazione nell’ambito del progetto “OrientaVeneto” Il Progetto POST si avvale delle esperienze professionali acquisite anche nei corsi di formazione del progetto “OrientaVeneto” (prof.ssa Liliana Contin).
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MOTIVAZIONE E FINALITÀ DEL PROGETTODescrizione del contesto
Il territorio Il territorio circoscrizionale di Bassano del Grappa su cui insiste il progetto POST è composto da 19 comuni con una popolazione complessiva di oltre 150.000 abitanti. L’area può essere suddivisa in tre settori: pianura, Bassano e conurbazione, zona collinare e montana. Il Comune di Bassano del Grappa ha 42.668 abitanti (dati 2008) , ma per il particolare insediamento urbano senza soluzione di continuità dei 7 comuni contermini, la conurbazione urbana di Bassano supera i 110.000 abitanti, pressoché identica a quella del capoluogo di provincia (Vicenza). La fascia di età interessata alle azioni del progetto POST, compresa fra i 13 e 18 anni complessivamente è di circa 9.000 giovani, pari al 6% dell’intera popolazione. Di questi oltre 1.400 frequentano attualmente la terza media.
L’offerta formativa Nell’area interessata al progetto sono presenti 14 scuole medie/istituti comprensivi e 8 istituti superiori. Aderiscono alla rete POST tutte le scuole medie/istituti comprensivi e 3 istituti superiori. Vi sono infine 4 Centri di Formazione Professionale, di cui 2 aderiscono alla rete POST. Per la collocazione geografica, ai confini di tre province (Treviso, Padova e Trento) e per lo sviluppo metropolitano dell’area, frequentano le scuole superiori molti giovani provenienti dalle altre province, in particolare della zona di Asolo, di Castelfranco Veneto e Cittadella. Pertanto molto accentuato è il fenomeno del pendolarismo.
L’assenza di dati specifici a livello locale sul fenomeno dell’abbandono scolastico, se da un lato ci porta a ipotizzare che la realtà di Bassano non si discosta dalla media regionale, dall’altro giustifica l’investimento per il 2009 nell’ambito del progetto POST 8 sulla raccolta e informazione del fenomeno che, accanto a quello della presenza di immigrati, rende sempre più problematica l’efficienza delle azioni orientative. A questo proposito, si rileva che l’aumento considerevole di alunni provenienti da Paesi extra Unione Europea e l’incremento degli allievi di seconda generazione nelle classi terze medie, portatori di nuove esigenze sociali e culturali, determinano la necessità, da parte degli operatori, di individuare proposte orientative specifiche per i loro bisogni. Sul piano quantitativo si rileva che l’incidenza sul totale della popolazione è oltre il 10%, con un incremento rispetto al 2004 di oltre 4 punti percentuali. La scuola media di Valstagna, che appartiene alla rete ha il massimo di percentuale di alunni stranieri (16,62% sul totale). Complessivamente sono stati censiti, ancorché in modo informale, circa 400 alunni stranieri nelle scuole della rete.
Beneficiari del progetto Direttamente interessati alle azioni di orientamento del progetto sono oltre 1.200 alunni iscritti nelle classi prime e oltre mille studenti delle classi seconde superiori. Il progetto POST 8 coinvolge circa 5.000 allievi frequentati gli istituti superiori della rete POST. Per quanto riguarda la scuola media, sono interessati 4.900 alunni di tutta l’area bassanese di cui circa 1.650 frequentanti la seconda media nell’anno scolastico 2008/09 che sono direttamente interessati all’orientamento scolastico per l’anno scolastico 2009/10. Infine, sono coinvolti circa 200 allievi del Centro di Formazione Professionale. Naturalmente assieme agli allievi saranno beneficiari del progetto anche le famiglie (circa 4.000 genitori complessivamente).
Situazione economica del territorio L’area di Bassano del Grappa, tradizionalmente a vocazione produttiva più che commerciale, è contraddistinta dalla presenza di due distretti produttivi (mobile d’arte e della ceramica). Come per tutta la provincia la dimensione delle aziende è medio-piccola. Le ridotte dimensioni, tuttavia, caratterizzano fortemente il modo di lavorare che risulta essere vitale, molto flessibile e mutevole secondo la richiesta del mercato. Viene, infatti, attribuito un ruolo rilevante alla possibilità di personalizzare il prodotto in base alle esigenze dei clienti. Si tende così a perseguire anche un’elevata specializzazione, una continua innovazione dei processi e dei prodotti, una diversificazione degli stessi. Molto alta è l’attenzione delle imprese verso i processi di qualità aziendali che in qualche caso sono condizione indispensabile per accedere ai mercati e spesso favoriscono innovazioni più strutturate a livello organizzativo. Le imprese bassanesi hanno da tempo avviato processi di crescita ed ammodernamento degli impianti e delle macchine per la produzione superiori per dimensioni e intensità a quelle nazionali. Accentuato è in fase di forte crescita è il fenomeno della delocalizzazione delle imprese. La crescente internazionalizzazione, infatti, è accompagnata da significative evoluzioni, non solo nelle imprese, ma anche nel territorio con richiesta di professionalità e culture nuove. Questa tendenza a delocalizzare se è legata di più a imprese di grandi dimensioni, dall’altro si stanno realizzando esperienze di internazionalizzazione per sistemi di aziende medie e piccole che, con il supporto delle associazioni di categoria, organizzano la loro presenza sui mercati in modo collaborativi e sinergico. Da ciò l’allargamento e il consolidamento del fenomeno che ha ripercussioni sul sistema formativo e il bisogno di nuove professionalità.
Innovazione e fabbisogni professionali Si profila nell’economia locale e vicentina in generale, la centralità delle attività connesse alla progettazione, ma si intravede anche una maggiore complessità dei processi che giustifica la presenza di più corposi apparati impegnate nei compiti di programmazione, gestione e controllo dei processi. La struttura dei tradizionali uffici di produzione non segnala solo un consolidamento delle attività, ma indica un mutamento della competenze per l’inserimento di professionalità di tipo nuovo, funzionali alla gestione informatizzata dei processi produttivi. Si intravede anche una maggiore complessità dei processi che giustifica la presenza di più corposi apparati impegnate nei compiti di programmazione, gestione e controllo dei processi con competenze meccaniche, elettroniche e informatiche. Ne consegue che da una prima analisi dei fabbisogni professionali si rileva che: – mancano le opportunità di processi formativi rivolti alla preparazione di queste figure; – l’apprendimento è possibile solo in azienda per necessità di impianti e strumenti sofisticati; – è insufficiente la presenza di professionalità qualificate e ciò rappresenta un fattore di criticità per lo sviluppo. La necessità di rispondere alle sfide competitive, di innovare il ruolo di mercato, dipendono molto dalla dotazione di adeguate risorse professionali. Tutto ciò rivela la necessità di una strategia che interviene per tutelare la qualificazione del tessuto produttivo locale mediante un’adeguata formazione a livello di base e di sviluppo. Infine, dalle analisi dell’Unione Camere e della Fondazione Nord-Est relative all’area vicentina e bassanese si rileva che:
Motivazioni del progetto 1. Valorizzazione della risorsa “conoscenza” e delle competenze nel cambiamento economico e culturale come fondamento per le scelte formative La necessità di ripensare complessivamente il rapporto fra domanda e offerta formativa in chiave di valorizzazione della conoscenza, specialmente tecnico-scientifica nel cambiamento sociale e culturale porta Il progetto POST ad avere questo tema a fondamento culturale attorno a cui ruotano le azioni progettate per l’anno 2009. 2. Valorizzazione del sistema orientamento Per rispondere ad un bisogno di fiducia dell’utente in un contesto ricco di informazioni, ma che abbisogna di criteri di qualità, si è creato un gruppo di coordinamento fra scuole e CFP in modo da valorizzare le risorse umane e tecniche delle diverse strutture già operanti e costituire, in modo permanente, un sistema orientativo a rete. Su tali indirizzi è stato imperniato il lavoro dei docenti e degli operatori nel corso delle annualità di realizzazione del progetto. Da un lato, si è raggiunto il risultato di conoscere, approfondire e misurare poi concretamente sul campo le esperienze formative rivolte ai ragazzi della terza media e del biennio superiore, utilizzando la metodologia delle buone pratiche per dare spessore, continuità e sviluppo ai progetti pensati e realizzati dalle singole scuole. Dall’altro, si è compresa l’utilità di costruire un “sistema” informativo e di collegamento delle attività territoriali di orientamento, coinvolgendo, innanzitutto, l’ente locale che sempre più assume il ruolo, anche dal punto di vista normativo, di coordinatore in questo campo. Gli stretti legami che si sono instaurati con i formatori, hanno consentito di rafforzare l’identità del gruppo di lavoro che ha assunto, ormai, la fisionomia di una squadra che dà continuità e coerenza agli interventi di orientamento e che, nel 2009, dovrà essere più visibile e capace di interagire a livello interistituzionale. 3. Diffusione di buone pratiche Si tratta di far risaltare, a livello territoriale e di rete, alcune “buone pratiche”, che permettano di dare all’insegnamento/apprendimento quei necessari contenuti per migliorare i processi decisionali e di responsabilità nelle fasi di transizione e in un periodo delicato come quello dell’adolescenza, da un lato, e dall’altro di supportare mediante le esperienze concrete di buone prassi rivolte agli allievi alcuni obiettivi prioritari quali: – un’offerta di servizi di orientamento visibile e condivisa per i giovani e le loro famiglie; – un luogo di progettazione, analisi e diffusione delle informazioni per compiere scelte consapevoli; – un anello di congiunzione tra domanda e offerta di orientamento e di formazione; – un’integrazione dei servizi orientati
Finalità del progetto A) Finalità educativa La finalità educativa che sta a fondamento della rete bassanese P.O.S.T. ha, come riferimento pedagogico, la “multifattorialità” dell’orientamento. Tale indirizzo pone attenzione in modo unitario: a) ai processi di realizzazione individuale degli studenti mediante attività ascrivibile all’orientamento formativo b) ai processi di tipo informativo al fine di fornire un supporto conoscitivo per una scelta formativa degli studi adeguata anche all’evoluzione del mercato del lavoro. c) al counselling orientativo, che completa, per i casi più difficili, il processo di scelta degli allievi che presentano ancora incertezze nei momenti cruciali delle transizioni. Se il fine dell’orientamento è anche l’inserimento nel mondo del lavoro o la prosecuzione verso una formazione superiore di tipo universitario non va dimenticato che l’azione di supporto per l’autovalutazione orientativa è il mezzo, forse oggi il più adeguato, per dare gli strumenti opportuni ai giovani e alle famiglie impegnate nelle scelte di vita fondamentali come lo studio e il lavoro. In questa prospettiva l’orientamento diviene parte essenziale per sviluppare – come afferma il Memorandum della Commissione Europea sull’istruzione del 2000 – nella scuola e nelle agenzie formative l’ integrazione del concetto di formazione lungo tutto l’arco della vita nell’istruzione scolastica, di modo che il diploma acquisito non sia considerato l’ultimo prima della vita professionale, ma piuttosto il primo in materia e che altri potranno essere acquisiti durante la vita professionale, a prescindere dal settore di attività” (punto 3, b del Memorandum), A nostro parere, infine, appare importante considerare la dimensione del contesto culturale e delle relazioni della vita quotidiana della scuola, come “luoghi” dove si costruiscono le scelte di orientamento e di vita all’interno di una struttura socio-economica locale complessa e in continua evoluzione e che, rispetto a dieci anni fa, è radicalmente cambiata.
B) Linee guida A partire da questa motivazione educativa generale, il “Progetto di orientamento scolastico Territoriale” – iniziato nel 2002 su proposta della Regione Veneto – ha individuato alcune linee-guida prioritarie : 1) la promozione di una rete territoriale di integrazione per le azioni di orientamento che deve essere “mutifattoriale” e porre al centro lo studente come persona; 2) la realizzazione di misure di accompagnamento per i soggetti deboli per ridurre i fenomeni di abbandono scolastico di cui è necessario rendere conto alla popolazione per aiutare a comprendere gli indirizzi europei in materia di istruzione e orientamento; 3) la costruzione di “buone pratiche” per migliorare le scelte orientative nell’ambito della formazione e delle attività scolastiche e per avviare un sistema integrato o filiera formativa orizzontale e verticale fra scuola media, scuola superiore, università, formazione professionale, formazione in azienda. 4) una riflessione, a partire dall’analisi delle azioni orientative, sui cambiamenti in atto nella società veneta per definire meglio le prospettive del raccordo fra domanda e offerta formativa. In tal senso l’orientamento costituisce un ponte privilegiato con il mondo produttivo che consente di rafforzare ed innovare la qualità dei processi formativi portandoli ad un livello di eccellenza.
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OBIETTIVI DEL PROGETTOObiettivi generali
A partire dalle motivazioni e dalle finalità generali, gli obiettivi generali del POST 8 sono:
Obiettivi specifici del progetto Gli obiettivi specifici che saranno perseguiti nel 2009 a partire dalle finalità sopra enunciate, possono essere così sintetizzati rispetto alle indicazioni della delibera regionale: 1: incontri con le famiglie 1.a : realizzazione di una rete di sportelli di informazione e consulenza presso tutte le scuole medie con il compito di garantire sostegno e fornire una risposta concreta per tutte le domande e le consulenza di orientamento (POST-azioni); 1.b: elaborazione e aggiornamento di un dossier con materiali informativi riguardanti l’offerta formativa dell’area bassanese; 1.c: calendario e informazione diffusa degli “open day” e dei laboratori orientativi delle scuole superiori e integrazione nel territorio delle diverse iniziative di orientamento 1.d: incontri informativi e formativi per le famiglie di terza media per:
1.e: incontri territoriali per gli alunni e le famiglie delle classi terminali per conoscere:
2: transizione primo e secondo ciclo 2.a) Raccolta e successiva diffusione di materiali per rilevare le competenze in ingresso; 2.b) Predisposizione di prove di verifica differenziate rispetto alle tipologie di scuole (licei, istruzione tecnica, istruzione e formazione professionale) scelte nel mese di febbraio 2008 dagli studenti di terza media; 2.c) somministrazione delle prove agli studenti di terza media, valutazione e restituzione dei risultati negli incontri con i genitori; 2.d) Predisposizione di un modulo comune per la stesura del Consiglio Orientativo e le competenze acquiste; 2.e) Favorire, con incontri specifici nei consigli di classe e con i docenti referenti delle scuole superiori e del CFP, una raccolta organica e ragionata delle informazioni sui diversi indirizzi di studio, sugli sbocchi occupazionali e sulla triennalità dei corsi professionali.
3: cambio di indirizzo o sistema 3.a) Rilevazione dei casi di difficoltà, analisi e pianificazione degli interventi, counselling a completamento delle attività di recupero che attuano le singole scuole;
4: Percorsi personali per assolvimento diritto-dovere all’istruzione e alla formazione: 4.a) Realizzazione in alcune classi prime che presentano situazioni di criticità classi di specifiche unità didattiche di orientamento (autostima, potenzialità, attitudini e interessi nelle discipline, dare valore orientativo ai contenuti) con analisi dei risultati secondo le modalità delle buone pratiche già realizzate; 4.b) Sportelli didattici per l’acquisizione di competenze chiave (imparare a imparare, comunicare in modo efficace; risolvere problemi). , con particolare riferimento agli studenti che terminano il percorso formativo presso i CFP
5: attività per giovani svantaggiati e a rischio 5.a) Rilevare e conoscere le situazioni di difficoltà o di abbandono precoce nelle classi terze medie di alunni che, anche sostenuti dalla famiglia, preferiscono inserirsi precocemente nel mondo del lavoro senza un patrimonio conoscitivo adeguato ad affrontare le sfide della tecnologia e dell’innovazione con il rischio di espulsione dal mercato del lavoro mediante: – colloqui individuali per favorire un progetto di recupero e dialogo relazionale con gli studenti e le famiglie, i docenti e gli operatori del Centro per l’impiego e del CFP. – l’ organizzazione di stages a piccoli gruppi presso i CFP e I Centri per l’impiego al fine di fare conoscere la realtà del mondo del lavoro e dell’apprendistato.5.b) informazione e diffusione della buona pratica per l’accoglienza dell’alunno diversamente abile nella scuola superiore mediante gli strumenti da tempo consolidati 5.c) Predisposizione di strumenti di rilevazione per conoscere le situazioni socio-culturali degli alunni stranieri; costituzione di una task force per la gestione di uno sportello di prima accoglienza dedicato specificatamente agli alunni e alle famiglie straniere e la produzione di materiale informativo plurilingue; valutazione delle problematiche emerse per il miglioramento della “buona pratica” per l’orientamento degli studenti stranieri.
6: sostegno della scelta per ragazzi/e in conclusione percorsi formativi 6.a) Incontri con esperti di orientamento universitario delle facoltà venete e incontri con ex studenti della rete POST iscritti all’Università; 6.b) conoscenza degli strumenti della Regione Veneto per effettuare tests di accesso alle facoltà; 6.f) Incontri per la conoscenza del mondo del lavoro, sulle nuove professionalità, sulle opportunità dell’UE, sui contratti di lavoro e sull’auto-imprenditorialità; 6.g) Visite guidate ai CPI e simulazioni di procedure per assunzioni
7) azioni di coordinamento, comunicazione e monitoraggio 7.a) Partecipare attivamente, come rete POST, alla programmazione delle attività di mappatura delle attività di orientamento e di coordinamento esistenti nella provincia di Vicenza, per fornire proposte operative alla costruzione di una “rete di reti” provinciale, in collegamento con le azioni regionali previste; 7.b) Partecipare alle attività di orientamento nella rete provinciale per realizzare un calendario e un programma coordinato delle iniziative di orientamento; 7.c) Condividere gli strumenti di informazione realizzata dalla rete POST |
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ELEMENTI QUALIFICANTI E/O INNOVATIVI DEL PROGETTOStabilire legami continuativi e rapporti di fiducia, consolidare intese, definire strategie comuni con gli operatori e i docenti per:
Il progetto POST 8 , nella sua strutturazione complessiva, persegue le seguenti innovazioni:
Rispetto alle edizioni precedenti il progetto POST8 intende introdurre i seguenti elementi innovativi: a) valorizzare e migliorare il consiglio orientativo nel passaggio fra scuola media , scuola superiore e CFP; b) Far conoscere i nuovi e articolati indirizzi di studio, le programmazioni d’istituto e gli sbocchi occupazionali agli studenti, alle famiglie e agli insegnanti di terza media; c) Favorire un orientamento delle competenze rispetto agli assi culturali dell’obbligo scolastico e formativo; d) Favorire la collaborazione fra i docenti referenti dell’orientamento della scuola media, superiore e CFP sul tema della dispersione scolastica e sulla valutazione; e) Attuare con procedure comuni e semplificate i passaggi fra indirizzi e CFP ponendo come prioritari i riconoscimento delle competenze acquisite f) Istituire sportelli per il recupero delle competenze chiave (imparare ad imparare; risolvere i problemi ecc.) g) Organizzare in modo sistematico un’informazione/consulenza orientativa riservata agli studenti e alle famiglie straniere; h) Promuovere incontri per conoscere le opportunità della formazione in ambito UE; i) Rafforzare un collegamento con i CPI per la conoscenza del mondo del lavoro e con i SIL per gli allievi diversamente abili j) Promuovere la conoscenza dell’autoimprenditorialità. |
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RISULTATI ATTESI DELL’INTERVENTOSul piano quantitativo prioritariamente sono attesi i seguenti risultati rispetto al progetto delle edizioni precedenti::
Sul piano qualitativo:
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STRUTTURAZIONE DEL PROGETTO
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CRONOGRAMMA DI GANT
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AZIONE 1La famiglia protagonista per l’orientamento
azione di informazione/sensibilizzazione generale
2. SEDE DI SVOLGIMENTO ATTIVITÀ (in caso di azioni diffuse indicare la sede prevalente) SCUOLE MEDIE DELLA RETE e ITCG EINAUDI
3. DESTINATARI
4. OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AZIONE
1. informare sulle possibilità di scelta delle scuole superiori e CFP : sono previste specifiche modalità per dare rilievo alla conoscenza degli indirizzi di studio presso le scuole liceali, tecniche, professionali e del CFP. 2. approfondire le conoscenze e migliorare le competenze delle famiglie per rilevare con efficacia le attitudini e le caratteristiche dei propri figli. 3. far riflettere sul valore e l”importanza del consiglio orientativo elaborato dai docenti dei consigli di classe. 4. supportare il compito educativo: saranno proposti incontri riguardanti tematiche caratteristiche dell’età evolutiva e attivati sportelli d’ascolto e di consulenza (POST-azioni) 5. coinvolgere e rendere partecipi i rappresentanti dei genitori, e più in generale tutta la comunità scolastica sull’importanza dell’orientamento: saranno attivate informazioni e strategie di coordinamento sulle opportunità e i servizi offerti dalla rete POST come sistema integrato territoriale di orientamento.
5. MODALITÀ DI REALIZZAZIONE Metodologie
A) Incontri con gli insegnanti referenti dell’orientamento e/o con i coordinatori di classe per proporre interventi in sintonia con quanto già attivato nelle singole scuole e per potenziare quelle che si ritengono più rilevanti, soprattutto per quanto riguarda gli interventi per la stesura del Consiglio orientativo, i test d’ingresso e le azioni rivolte a soggetti più deboli. B) Costituzione gruppo di lavoro per: a) pianificare le fasi organizzative; b) scegliere le aree territoriali in cui svolgere gli incontri; c) predisporre modalità di informazione coordinata e capillare nel territorio; d) coordinamento e informazione diffusa del calendario degli “open day”, dei laboratori orientanti organizzati dalle singole scuole. C) Mantenimento, aggiornamento e sviluppo del sito web www.orientascuola.it come strumento interattivo per lo scambio di esperienze e di informazione (in raccordo con il gruppo di lavoro). D) Organizzazione di sportelli di consulenza ed informazione ( “P.O.S.T-.azioni”), presso tutte le scuole medie della rete a sostegno del processo di scelta da compiere dopo la 3^ media. Gli sportelli sono operativi nel periodo novembre – gennaio e sono gestiti dai docenti delle singole scuole medie coinvolte. E) Elaborazione e aggiornamento di un dossier con materiali informativi riguardanti l’offerta formativa bassanese dopo la 3^ media recapitati a tutte le famiglie degli studenti di terza media. F) Organizzazione di 7 laboratori, con esperti, rivolti a genitori e docenti delle scuole medie della rete sui seguenti temi : a) sostenere il ruolo della famiglia e agevolare il dialogo fra genitori e figli; b) sensibilizzare la famiglia rispetto alle problematiche adolescenziali; c) prevenire l’emarginazione giovanile; d) promuovere il successo scolastico e formativo; e) fornire strumenti di decodifica della realtà scolastica e formativa del territorio; f) fornire conoscenze per avere maggiori possibilità di conoscere le attitudini,gli interessi e le caratteristiche dei propri figli; g) approfondire e valorizzare il significato del consiglio orientativo elaborato dai docenti all’interno dei consigli di classe. G) Tre incontri generali aperti, rivolti prioritariamente ai genitori di terza media per informarli sul quadro delle opportunità formative presenti nell’area bassanese e dei servizi di orientamento integrato nell’area bassanese. Strumenti
Modalità di monitoraggio
Si verificherà l’efficacia degli interventi invitando le famiglie partecipanti agli incontri, o comunque coinvolte, a rispondere ad un questionario anonimo che prende in considerazione l’aspetto organizzativo, la qualità e il grado di soddisfazione.
6. MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si verificherà l’efficacia degli interventi invitando i partecipanti agli incontri, o comunque coinvolti, a rispondere ad un questionario anonimo che prende in considerazione l’aspetto organizzativo, la qualità e il grado di soddisfazione. Supervisione tecnica delle attività rispetto a: – correttezza rilevamento dati e utilizzo efficace degli strumenti – coerenza delle procedure – attendibilità e efficacia degli strumenti utilizzati. – efficacia ed efficienza degli interventi rivolti ai genitori Valutazione: Indagine finale quantitativa: – numero incontri – numero partecipanti coinvolti rispetto all’universo degli alunni di seconda e terza media e degli anni terminali . – livello di soddisfazione espresso dai partecipanti mediante questionario – relazione finale sulla gestione degli incontri, sull’efficacia dell’informazione erogata, sul livello di coinvolgimento di genitori, studenti e docenti. Scopo principale della verifica e valutazione dell’efficacia dell’informazione erogata è la ricaduta sull’ambiente scolastico e sociale degli interventi informativi. Nell’ambito di attività a carattere informativo le modalità di verifica e di valutazione saranno legate al livello di partecipazione dei genitori alle diverse iniziative che verranno promosse nell’ambito del progetto e alla capacità di diffusione delle informazioni sul territorio. Se tali livelli di partecipazione, diffusione, gradimento saranno positivi, il tutto sarà indice di raggiungimento degli obiettivi prefissati dal Progetto.
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AZIONE 2.1Transizione primo e secondo ciclo: saperi di base e competenze
2. SEDE DI SVOLGIMENTO ATTIVITÀ (in caso di azioni diffuse indicare la sede prevalente) SMS “DALLE LASTE” – MAROSTICA
3. DESTINATARI
4. OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AZIONE Gli esiti finali degli studenti di 1^ superiore, l’esperienza pluriennale dei docenti delle scuole medie e superiori, i gruppi di lavoro della rete P.O.S.T. mettono in evidenza che il passaggio dalla scuola media alla scuola superiore riserva purtroppo ancora disagi negli studenti: insuccesso scolastico, demotivazione allo studio, frustrazione, ansia, senso di inadeguatezza; a questo si aggiunga che i Consigli orientativi vengono consegnati nel mese di dicembre e, sovente, nei cinque mesi successivi dell’anno scolastico si verificano cambiamenti sia dei livelli di apprendimento sia delle scelte.
Con questa azione si vuole convalidare una modalità di lavoro, che ha avuto notevole successo nelle precedenti edizioni del P.O.S.T., e consolidare un percorso formativo capace di affrontare sia il problema dei saperi di base necessari per accedere ai diversi ordini di scuola e alla formazione professionale. Ulteriore obiettivo è quello di costituire gruppi di docenti della scuola media e superiore, differenziati per disciplina, che analizzano e approfondiscono i percorsi formativi della terza media e le prime classi degli istituti superiori presenti nel territorio bassanese.
L’azione ha, quindi, l’intento sia di rafforzare il ruolo delle scuole medie della rete, offrendo agli allievi e alle loro famiglie più informazioni orientative, che quello di creare i presupposti per rinsaldare lo scambio di idee e materiali tra docenti e agevolare il miglioramento delle azioni di continuità tra gradi di scuole.
5. MODALITÀ DI REALIZZAZIONE Metodologie
Fase di predisposizione dei lavori Coinvolgimento dei docenti delle scuole medie e delle scuole superiori e costituzione di un gruppo di coordinamento integrato che ha il compito di progettare l’applicazione operativa di quanto contenuto nel Regolamento sull’obbligo scolastico. Il gruppo terrà presente che il documento non stabilisce né scansioni temporali di processo,), né differenze tra ordini di scuole, ciò implica un’attenta analisi delle strategie e degli strumenti da mettere in atto e utilizzare per agevolare il passaggio dalla scuola media al 2° ciclo d’istruzione e formazione.
Fase della pianificazione delle attività Il gruppo di coordinamento dell’azione costituisce gruppi di docenti, appartenenti ai diversi ordini di scuola. I gruppi di docenti selezionano / predispongono le prove di verifica raccogliendo i suggerimenti utili per differenziare le prove in base alla tipologia di scuola che gli studenti hanno scelto di frequentare ( Licei, Ist.Tecnici, Ist. Professionali ,CFP) con l’obiettivo di renderle omogenee rispetto ai livelli di difficoltà e dei diversi percorsi di studio. I gruppi di docenti dei singoli assi culturali concorderanno con i docenti della scuola media quali sono gli obiettivi di conoscenze e competenze di base da raggiungere alla fine della 3^ media .Si formuleranno quindi le prove di verifica (orientativamente conterranno circa 15 item per asse culturale) atte a rilevare le conoscenze e le competenze ritenute di base per accedere al 2° ciclo d’istruzione. Oltre alle attività sopra indicate, per monitorare il processo di orientamento e prendere in considerazione l’effettiva adeguatezza del consiglio orientativo, il gruppo di coordinamento supportato dai gruppi di lavoro effettuerà la rilevazione statistica dei risultati conseguiti nell’anno scolastico 2008/09 degli allievi di prima superiore (promossi, non ammessi, con debito formativo e per aree disciplinari) suddivisi fra coloro che hanno accolto il consiglio orientativo e quelli che non l’hanno seguito.
Fase di realizzazione:
Fase della valutazione:
Fase conclusiva:
Strumenti
Modalità di monitoraggio
6. MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE L’efficacia dell’ attività è valutata tenendo conto dell’efficienza dei gruppi di lavoro nel coordinare, programmare e realizzare le fasi programmate. – Supervisione periodica, da parte di un esperto esterno, delle attività del gruppo di lavoro e dei materiali prodotti
In particolare si verifica: – il grado di coerenza complessiva del progetto rispetto agli obiettivi dati – il livello di consenso che ottiene all’interno delle scuole che si attueranno mediante questionari
Per la valutazione: – stesura di un rapporto conclusivo da distribuire ai genitori e agli insegnanti della scuola superiore con elaborazione e commento dati raccolti durante il monitoraggio. |
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AZIONE 2.2Transizione primo e secondo ciclo: la conoscenza di sé come processo di orientamento
2. SEDE DI SVOLGIMENTO ATTIVITÀ (in caso di azioni diffuse indicare la sede prevalente) SMS “DALLE LASTE” – MAROSTICA
3. DESTINATARI
4. OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AZIONE Con questa azione si intende promuovere il tema orientamento in chiave formativa in rapporto non solo alla crescita educativa e cognitiva dell’alunno, ma anche in un contesto più efficace rispetto al contesto sociale che lo circonda (territorio, famiglia, mondo del lavoro). Poiché l’orientamento rappresenta una componente strutturale del processo formativo, esso deve essere integrato nelle discipline e nel curricolo, con una dimensione trasversale e finalizzata alla promozione delle capacità di apprendere, di risolvere i problemi, di scegliere e lavorare in gruppo. Pertanto questa azione, (buona pratica già validata e diffusa), approfondisce la conoscenza di sé e promuove il “processo di scelta” attraverso la valenza orientativa delle discipline, prevedendo e sostenendo : o La continuità (scuola primaria- medie; medie-Superiori) o L’accoglienza o La consapevolezza emotiva e la conoscenza di sé o L’autorientamento rispetto al contesto sociale che circonda lo studente.
Pur coinvolgendo l’intero gruppo classe, si vuole privilegiare un metodo rivolto soprattutto agli studenti in difficoltà, alunni stranieri, con disagi socio-ambientali, a rischio di abbandono scolastico in collegamento con l’azione n. 5.
5. MODALITÀ DI REALIZZAZIONE Metodologie
1. Fase dicoinvolgimento – Revisione del kit di prassi orientative utilizzando nuovi materiali che si aggiungono a quelli già prodotti o sperimentati nelle buone pratiche del POST 7 – Predisposizione dei materiali e dei percorsi in rapporto agli assi culturali, alle competenze base da acquisire e ai progetti selezionati con attività di laboratorio orientativi. – Incontri con CFP e istituti superiori per una raccolta di informazioni organiche e aggiornate sulle caratteristiche formative dei diversi indirizzi di studio, sugli sbocchi occupazionali e sulla triennalità dei corsi di formazione professionale.
2 . Realizzazione di laboratori orientativi strutturati in moduli e articolati in unità didattiche – Il consiglio di classe è chiamato ad elaborare interventi formativi all’interno di ciascuna disciplina e/o in modo trasversale – Realizzazione dei laboratori e delle unità didattiche con la programmazione da parte dei consigli di classe di un preciso monte ore – Raccolta dei materiali utilizzati in un fascicolo e breve relazione degli interventi effettuati
3.Sperimentazione di un dialogo virtuale Gli studenti delle classi 3^ potranno sperimentare, attraverso la costruzione di un blog, un dialogo virtuale con gli studenti delle scuole superiori e della formazione professionale che si rendono disponibili. Potranno così avviare un dialogo informale tra pari, acquisire informazioni personalizzate sui corsi di studio e aumentare le loro competenze informatiche.
4.Sostegno agli sportelli didattici Per prevenire eventuali insuccessi scolastici si avvieranno ,in forma sperimentale, delle attività laboratoriali di sostegno agli sportelli didattici che potranno agevolare l’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza quali: imparare ad imparare; risolvere i problemi;comunicare in modo efficace; collaborare e partecipare; agire in modo autonomo e responsabile.
Le metodologie sono flessibili e adeguate di volta in volta ai bisogni delle scuole e classi. Sono previsti, comunque, momenti strutturati per: – la conoscenza delle professioni e dei mestieri con testimonianze significative del mondo del lavoro – il raccordo con le iniziative di orientamento in ingresso nelle scuole superiori e nei CFP. Strumenti
Modalità di monitoraggio
Altro Nella realizzazione del progetto va evidenziato l’apporto dei docenti e degli operatori degli istituti superiori , dei CFP e del Comune di Bassano del Grappa.
6. MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE L’efficacia delle attività sarà valutata anche tenendo conto dell’efficienza dei gruppi di lavoro nel coordinare, programmare e realizzare le attività previste. In particolare si verifica: – il grado di coerenza complessiva del progetto rispetto agli obiettivi dati – il livello di consenso che ottiene all’interno delle scuole che lo attueranno mediante questionario. Per la valutazione: Indagine finale quantitativa: – numero incontri – numero partecipanti coinvolti livello di soddisfazione espresso dai partecipanti mediante questionario – numero studenti coinvolti nella informazione tra pari attraverso il blog – numero incontri per attività laboratori ali ( acquisizione competenze chiave di cittadinanza). Indagine finale qualitativa: – significatività degli interventi rispetto al contesto e alle richieste di tutti gli attori coinvolti (genitori, alunni e docenti). – elaborazione di un report finale da parte di un supervisore esterno, al fine di indicare i punti di forza e di criticità per consentire il consolidamento del lavoro svolto da restituire agli operatori che hanno realizzato gli interventi
Inserimento di nuovi dati nella scheda di “buona pratica” già predisposta. |
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AZIONE 3Cambio indirizzo o sistema
2. SEDE DI SVOLGIMENTO ATTIVITÀ (in caso di azioni diffuse indicare la sede prevalente) Liceo Classico “Brocchi”
3. DESTINATARI
4. OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AZIONE Partendo dal presupposto che: – il nuovo Regolamento sull’obbligo scolastico richiede specifiche riflessioni sull’acquisizione di competenze chiave da parte degli studenti e un approfondimento sulle metodologie d’insegnamento dei saperi disciplinari all’interno degli istituti scolastici superiori vengono attuate numerose e frammentate attività di orientamento spesso non coordinate fra loro, poco note e non riconosciute come utili supporti per compiere scelte consapevoli; – per ripensare il percorso formativo, accanto ai necessari corsi di recupero e di motivazione allo studio, sono altrettanto importanti moduli formativi e di accompagnamento di gruppo e individuali, con la partecipazione di un esperto in counselling; – lo/a studente/ssa che presenta situazioni problematiche o di incertezza nel percorso di studio ha bisogno di un interlocutore, che sappia accogliere la domanda di ri-orientamento; fornire uno spazio di riflessione; orientare sulle possibilità di un nuovo percorso di studio, costruire strategie di risoluzione con un breve percorso formativo
L’azione intende rispondere ponendosi come obiettivo generale quello di portare lo studente, che manifesta difficoltà nell’apprendimento, alla consapevolezza di ricostruire un proprio percorso formativo e, se necessario, porre le condizioni più adeguate per cambiare il proprio corso di studio.
Obiettivi specifici 1. Costituzione di un gruppo di coordinamento di docenti appartenenti alle diverse tipologie di scuole del 2° ciclo di studi e della Formazione professionale per declinare operativamente quanto contenuto nel regolamento sull’obbligo scolastico nell’intento di costruire una programmazione temporale e di contenuti che possa: a) facilitare il passaggio all’interno dello stesso istituto, tra istituti e tra scuola superiore e formazione professionale b) rendere agevole e concreto il lavoro di rete tra scuole dello stesso territorio ; modelli per la documentazione di competenze per agevolare il passaggio (portfolio/libretto studente ecc.). Questa parte dell’azione viene realizzata in coerenza e in collegamento con l’azione prevista a livello provinciale sui “passaggi fra indirizzo e/o sistema”.
2. Ricognizione nelle classi prime e seconde delle scuole superiori e dei CFP, con la collaborazione dei coordinatori di classe, del numero e delle caratteristiche socio-culturali degli studenti che presentano difficoltà nell’apprendimento e di quelli che intendono cambiare indirizzo o istituto. 3. Costituzione di gruppi di docenti in collaborazione con un esperto in counselling per potenziare le capacità di relazione con la classe e di intervento sulle dinamiche comportamentali e di apprendimento. 4. Progettazione, da parte di un esperto di counselling, di azioni formative rivolte agli studenti con l’obiettivo di: fornire ascolto e accoglienza; accrescere l’autostima negli studenti; aiutarli nella riflessione sugli elementi di ansia e sulle modalità comunicative che spesso accompagnano il percorso formativo; sostegno ai genitori degli studenti interessati 5. Sviluppare la conoscenza e l’informazione dei servizi di orientamento disponibili all’interno della scuola e le condizioni per la loro fruizione: Il presupposto è che un’ organica, unitaria e coordinata informazione possa aumentare l’utilizzazione, da parte degli studenti, delle offerte orientative presenti nella scuola e, indirettamente, aumentare e migliorare la motivazione allo studio e al successo formativo. Revisionare e semplificare le procedure sperimentate nel progetto POST 7 per i passaggi fra scuole e sistemi formativi degli studenti della prima e seconda classe degli istituti superiori e del CFP .
5. MODALITÀ DI REALIZZAZIONE Metodologie L’azione è suddivisa in 2 sottoazioni, non necessariamente ordinate in modo sequenziale, secondo le seguenti metodologie:
Misure di accompagnamento per situazioni di difficoltà 1. Con questionari e schede di osservazione, i consigli di classe nei primi mesi dell’anno scolastico rilevano gli studenti che hanno la necessità di ripensare i loro percorsi formativi o presentano forti difficoltà di apprendimento. 2. Costituzione di un gruppo di lavoro con docenti appartenenti alla rete, in collaborazione con un esperto in counselling, che avvia lo studio e la pianificazione dei moduli formativi e la valutazione degli esiti raggiunti dagli studenti partecipanti dopo gli interventi formativi di gruppo o individuali. 3. Prosecuzione del modulo con interventi formativi e di accompagnamento ad hoc curati dall’esperto in counselling elaborati a seguito degli esiti ottenuti. 4. Realizzazione dei moduli formativi specifici in più edizioni per un numero complessivo di 30 ore da svolgersi durante l’anno scolastico, uno per ciascuna scuola superiore della rete, a completamento degli interventi che le singole scuole già attuano per il recupero delle conoscenze disciplinari e il miglioramento del metodo di studio. Incontri di gruppo e individuali; contatti e coinvolgimento delle famiglie.
Passaggi fra scuole e con il sistema della formazione professionale alunni 1° e 2° anno sc.superiore Il gruppo di coordinamento dell’azione: a) effettua una ricognizione per rilevare e pubblicizzare i materiali utilizzati per verificare e valutare le conoscenze e le competenze in ingresso, alla fine del 1° anno e alla fine del 2° ciclo d’istruzione. Pianifica quindi le attività di programmazione, avendo come riferimento tecnico quanto contenuto nel Regolamento dell’obbligo scolastico e in collegamento con l’azione prevista a livello provinciale sui “passaggi fra indirizzo e/o sistema”; b) revisiona e semplifica la documentazione elaborata nelle precedenti edizioni del POST per permettere di realizzare con procedure più agevoli i passaggi da un istituto ad un altro con particolare riferimento ai programmi svolti e approvati dai dipartimenti delle scuole della rete; c) veicola, con incontri e materiali informativi, le procedure per i passaggi fra scuole per gli alunni di prima e seconda superiore (definiti dall’accordo di rete già attivato a livello provinciale) e quelle previste dalla Regione Veneto per i passaggi da e per la Formazione Professionale; d) individua in ogni scuola gli studenti di prima (e seconda) che intendono usufruire della possibilità di passaggio entro il mese di dicembre.
L’azione prevede: colloqui individuali con gli studenti interessati, incontri con i genitori, utilizzo della documentazione prodotta per assicurare lo scambio di informazioni fra la scuola che viene lasciata e quella che accoglie lo studente.
Strumenti Sottoazione 1:
Sottoazione 2:
Modalità di monitoraggio Sottoazione 1:
Sottoazione 2:
6. MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
– partecipazione degli studenti alle attività formative e risultati conseguiti – livelli di percezione e soddisfazione dei servizi rispetto al successo formativo
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AZIONE 4Percorsi personali per assolvimento diretto-dovere all’istruzione e alla formazione:
interventi per ridurre l’abbandono e favorire la prosecuzione degli studi per gli allievi dei CFP
2. SEDE DI SVOLGIMENTO ATTIVITÀ (in caso di azioni diffuse indicare la sede prevalente) CFP “Casa di Carità” e CFP “Ferracina” di Bassano del Grappa
3. DESTINATARI
4. OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AZIONE Favorire e sviluppare, negli studenti, il processo della conoscenza ovvero la capacità di individuare e rendere consapevole a se stessi, competenze, abilità, aspettative ed interessi personali e metodo di studio (Self-empowerment); Aprire la mente alla cultura del lavoro, favorendo la maturazione professionale e la definizione di un proprio progetto di studio e/o professionale. Incoraggiare e sostenere gli studenti nelle proprie scelte e nella valorizzazione delle risorse possedute (Gestione strumento di bilancio personale e professionale/Bilancio delle competenze) Ampliare le conoscenze e migliorare la capacità di lettura della realtà del mondo del lavoro Favorire, per la formazione professionale, il passaggio alla scuola superiore dopo la qualifica
5. MODALITÀ DI REALIZZAZIONE Metodologie a) Costituzione di un gruppo di lavoro formato da docenti delle scuole superiori e dei centri di formazione che procederà ad un’analisi e confronto delle attività di orientamento formativo ed informativo già attuate nei singoli Istituti/Enti della Rete con la finalità di: – sviluppare il concetto di valutazione e di abbandono scolastico; – integrare docenti appartenenti a diversi ordini di scuola attraverso la riflessione sulle discipline e sui diversi ordinamenti scolastici; – costruzione di un intervento di recupero delle motivazioni e delle competenze.
b) Individuazione degli studenti in situazione di svantaggio personale e sociale presenti nelle scuole superiori e nei CFP della rete con criteri di scelta condivisi e omogenei.
c) Realizzazione di percorsi formativi per gli studenti in situazione di svantaggio personale e sociale:Saranno approfondite le tematiche relative all’orientamento formativo, partendo dall’autoanalisi della “Consapevolezza di sé e delle proprie competenze” dello studente per poi costruire un percorso verso una scelta consapevole (costruzione di un progetto professionale), utilizzando schede di autovalutazione per il bilancio personale e di abilità potenziali. Si definiranno anche aspetti informativi con incontri con esperti del mondo del lavoro per un’analisi del mercato e sua evoluzione, incontri con referenti di diverse categorie di lavoratori e/o associazioni datoriali per l’analisi delle competenze richieste Le attività rivolte agli studenti saranno di tipo orientativo (autoanalisi e autovalutazione, counseling di piccoli gruppi), formativo, di ricerca attiva, di elaborazione individuale e/o di piccolo gruppo.
Strumenti Il gruppo di lavoro costruirà schede di orientamento formativo e di autovalutazione (che verranno a costituire un iniziale Bilancio personale / Bilancio delle competenze). Tutti i materiali saranno messi a disposizione dei referenti dell’orientamento degli istituti/centri CFP.
Modalità di monitoraggio Si elaboreranno questionari di gradimento relativi alle attività svolte da somministrare agli studenti e ai docenti. Analisi delle scelte effettuate dagli studenti che partecipano alle attività.
6. MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Le modalità di verifica e di valutazione saranno impostate utilizzando strumenti di tipo osservativi; grado di diffusione dei strumenti costruiti; grado di partecipazione alle attività programmate; griglie di valutazione quantitative a carattere oggettivo. Essendo questo il primo anno di avvio dell’azione, i materiali costruiti verranno sperimentati dagli Istituti/Centri di formazione che aderiranno al fine di poter procedere a modifiche/integrazioni nell’anno successivo e così poi validare la loro efficacia.
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AZIONE 5.1Attività per giovani svantaggiati o a rischio: Accoglienza studenti stranieri
2. SEDE DI SVOLGIMENTO ATTIVITÀ (in caso di azioni diffuse indicare la sede prevalente) CFP “Casa di Carità Arte e Mestieri” di Bassano del Grappa
3. DESTINATARI
4. OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AZIONE L’obiettivo principale di questa azione è rappresentato dalla presa di coscienza, da parte delle scuole, di superare la concezione secondo cui l’inserimento degli stranieri è legata al “disagio” e acquisire invece la consapevolezza di predisporre interventi mirati non solo per colmare le lacune linguistiche, ma anche per promuovere il dialogo interculturale e l’integrazione. La pratica di accoglienza e di orientamento valorizza le specificità di ogni studente straniero (oltre il 10% degli alunni frequentanti la scuola media e in crescente aumento nella scuola superiore) ma ha anche ricadute sull’insieme del sistema scolastico per favorire il confronto interculturale. Altresì, risulta prioritario organizzare interventi di sensibilizzazione rivolti alle famiglie straniere finalizzati ad informare sulle possibilità di accrescere il loro grado di conoscenza e di istruzione. Occorre, perciò, considerare la famiglia dello studente straniero con i suoi ruoli, le sue tradizioni e la sua cultura. Ciò permetterebbe di supportare concretamente i propri figli nelle scelte e in un ‘ottica più generale, di promuovere l’apprendimento continuo in coerenza con gli obiettivi europei. La collaborazione tra i partners e il collegamento tra la rete POST e quella del progetto di orientamento per adulti “Obiettivo 2010”, entrambi dell’area Bassanese, possono rappresentare un’ottima opportunità di miglioramento delle azioni di informazione e sensibilizzazione che sicuramente rendono più sistemica ed efficace l’azione orientativa. Pertanto, il percorso di orientamento e accoglienza dello studente straniero nel momento dell’entrata nella scuola dovrà comprendere: a) valutazione della situazione di partenza della lingua 2; b) stabilire un progetto di lavoro adeguato mediante raccolta di informazioni utili sia per la determinazione della classe d’iscrizione e della modalità di inserimento; c) modalità di diffusione delle presenze nelle varie classi evitando la formazione di classi monoetniche. Per conseguire questi obiettivi dovrà essere elaborata un’intesa condivisa sulle procedure di accoglienza che definisca compiti e ruoli degli insegnanti, schematizzi le diverse fasi delle attività di accoglienza e di apprendimento della lingua italiana. La definizione di protocolli costituirà una “buona pratica” da integrare e rivedere sulla base delle esperienze realizzate. Si dovrà, inoltre, come obiettivo operativo, predisporre una procedure anche per sostenere gli studenti stranieri neo-arrivati per ricongiungimento famigliare. Lo scopo dell’azione intende:
” Evitare la dispersione scolastica e favorire il successo scolastico-formativo degli alunni stranieri ” Rafforzare le competenze linguistiche per permettere agli studenti di seguire le lezioni in classe. ” Avviare e sostenere gli studenti nell’acquisizione della lingua dello studio ” Promuovere una collaborazione fra le scuole della rete sul tema dell’inserimento degli alunni stranieri e del dialogo interculturale.
5. MODALITÀ DI REALIZZAZIONE Metodologie A) Rilevazione della presenza degli alunni presenti in terza media nelle scuole della rete (età, provenienza). B) Contatti e collaborazione con i Comuni della rete per la segnalazione di casi di studenti che si iscrivono a scuola in seguito a ricongiungimento famigliare. C) Elaborazione di uno strumento di lavoro comune per le procedure di accoglienza degli alunni stranieri e facilitare l’ingresso agli studenti immigrati nel sistema scolastico e sociale, anche con il confronto con iniziative locali già presenti e con altre attività realizzate nell’ambito dei progetti di orientamento promossi dalla Regione Veneto. Per la realizzazione di questa attività è previsto il coinvolgimento dei docenti con incontri di lavoro e stesura di una scheda di rilevazione di “prima accoglienza degli studenti stranieri” da proporre e utilizzare nelle scuole della rete per favorire D) Sperimentazione nelle scuole della rete delle “schede di accoglienza” contenenti: -la rilevazione delle abilità linguistiche – il racconto del “vissuto personale”, coinvolgendo anche la famiglia dell’alunno straniero; – la raccolta di dati sulla scolarità precedente E) Informazioni alle famiglie (anche con testi plurilingue) sull’ordinamento degli studi e sulle “regole” della scuola, in considerazione del fatto che nei diversi paesi il modello di scuola è diverso da quello italiano. In questa occasione potrà essere anche proposta per le famiglie la partecipazione ad attività informative riguardanti l’alfabetizzazione e i diritti di convivenza civica per potere meglio seguire i propri figli. F) Promuovere nelle scuole superiori attività di studio assistito per evitare dispersione degli alunni stranieri favorendo la circolazione e l’informazione delle iniziative in atto in questo ambito specifico. In particolare: Creazione di un programma personalizzato: piano di studi individuale, sostegno linguistico di italiano L2, moduli di microlingua propedeutici allo studio delle discipline, studio assistito.
Strumenti
Modalità di monitoraggio Il monitoraggio si effettuerà attraverso l’uso di questionari e tramite incontri periodici tra operatori. Saranno rilevati : – Numero degli incontri e modalità di lavoro – Numero partecipanti coinvolti rispetto all’universo degli alunni stranieri iscritti nella scuola della rete – Livello di soddisfazione espresso dai partecipanti
6. MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE L’attività di verifica e di valutazione consiste essenzialmente nel portare tutte le iniziative previste da questa azione ad avere e adottare i medesimi protocolli comunicativi al fine di garantire un coordinamento progettuale coerente. La valutazione complessiva dell’azione sarà effettuata rispetto a: – correttezza rilevamento dati e utilizzo efficace degli strumenti – coerenza delle procedure – attendibilità e efficacia degli strumenti utilizzati – efficacia delle operazioni realizzate – indagine finale quantitativa/qualitativa dell’azione con indicati i punti di forza e di debolezza per iniziative di miglioramento |
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AZIONE 5.2Attività per giovani svantaggiati o a rischio: Allievi terza media a rischio abbandono, allievi disabili
2. SEDE DI SVOLGIMENTO ATTIVITÀ (in caso di azioni diffuse indicare la sede prevalente) CFP “Casa di Carità Arte e Mestieri” e Ist. Comprensivo di Mussolente
3. DESTINATARI
4. OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AZIONE L’azione è rivolta a studenti di terza media che, su segnalazione dei consigli di classe:
Alunni diversamente abili Per questi allievi si intende fornire adeguata conoscenza dei percorsi in obbligo formativo, ma soprattutto prefigurare un progetto di vita realistico e a lungo termine che ha come focus l’inserimento sociale e lavorativo del giovane. Diventa pertanto centrale il ruolo della scuola inferiore di primo e secondo grado o del CFP nel predisporre strumenti di osservazione e monitoraggio dell’alunno condivisi con il SIL(ASL) allo scopo di poter realizzare un orientamento che tiene conto delle competenze già acquisite e delle potenzialità da sviluppare.
Gli obiettivi pertanto sono:
5. MODALITÀ DI REALIZZAZIONE Metodologie 1. Allievi di terza media a rischio di abbandono Dopo l’individuazione dello studente a rischio tramite il Consiglio di Classe e attraverso il coordinatore, sulla base della valutazione scolastica, si procede con: – raccolta della documentazione relativa ad ogni singolo caso da parte del referente. Utile è la definizione di una scheda che riassuma le informazioni raccolte. – azioni di rimotivazione, orientamento e riorientamento che prevedono dei colloqui con lo studente e la sua famiglia, mediante utilizzazione di schede di rilevazione e di raccolta di informazioni per la conduzione del colloquio e per avviare, con i genitori, azioni di orientamento, riorientamento e rimotivazione. – esperienza di stage presso un ente di formazione professionale per offrire agli studenti in difficoltà la possibilità di sperimentarsi in un contesto operativo. – incontro con operatori del Centro per l’impiego. – restituzione dei risultati ottenuti con indicazioni alla famiglia e allo studente a sostegno della prosecuzione degli studi o di avviamento all’apprendistato.
2.Allievi diversamente abili
2.A Informazione e diffusione della buona pratica per l’accoglienza dell’alunno diversamente abile nella scuola media e nella scuola superiore o CFP che seguirà le seguenti fasi: – incontro informativo con le famiglie degli studenti diversamente abili delle scuole medie con illustrazione della buona pratica sperimentata; – rilevazione delle scelte scolastiche degli alunni diversamente abili nelle scuole medie della rete; – incontro informativo e di confronto delle metodologie con i responsabili del SIL e gli operatori ULSS; – diffusione nelle scuole superiori (docenti di sostegno e CFP) delle modalità di attuazione della buona pratica – coinvolgimento anche delle scuole superiori che non appartengono alla rete ma che, in base ai dati delle pre-iscrizioni, accoglieranno questa particolare tipologia di allievo per una condivisione degli strumenti e delle modalità
2.B Rilevazione delle situazioni d’ingresso nelle scuole superiori e CFP attraverso: – l’analisi delle situazioni di partenza degli alunni diversamente abili da parte dei docenti di sostegno e distribuzione dei materiali; – la predisposizione dei laboratori d’accoglienza.
3.B Laboratorio di accoglienza così organizzato: – supporto, anche di studenti tutor, nella fase d’inserimento nella nuova realtà scolastica e nei centri di formazione professionale per favorire la socializzazione, costruire atteggiamenti positivi nella classe nei confronti dell’alunno diversamente abile; – incontro con le famiglie; – sostegno per aiutare l’alunno ad analizzare le aspettative personali per la prosecuzione degli studi rispetto al percorso scelto o per avviare un ri-orientamento (con colloqui individuali).
4.B Incontri di restituzione alle famiglie, operatori ULSS e docenti.
Strumenti – Utilizzo della buona pratica “strade diverse per l’integrazione” – Questionari per i genitori, gli allievi e gli insegnanti – Schede di approfondimento e materiale cartaceo – Attrezzature e materiali per le attività laboratoriali. – Schede operative e di approfondimento
Modalità di monitoraggio Il monitoraggio si effettuerà attraverso l’uso di questionari e tramite incontri periodici tra operatori. Saranno rilevati : – Numero degli incontri e modalità di lavoro – Numero partecipanti coinvolti rispetto all’universo degli alunni di terza media diversamente abili. Livello di soddisfazione espresso dai partecipanti
6. MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE L’attività di verifica e di valutazione consiste essenzialmente nel portare tutte le iniziative previste da questa azione ad avere e adottare i medesimi protocolli comunicativi al fine di garantire un coordinamento progettuale coerente. La valutazione complessiva dell’azione sarà effettuata rispetto a: – correttezza rilevamento dati e utilizzo efficace degli strumenti – coerenza delle procedure – attendibilità e efficacia degli strumenti utilizzati – efficacia delle operazioni realizzate – indagine finale quantitativa/qualitativa dell’azione con indicati i punti di forza e di debolezza per iniziative di miglioramento.
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AZIONE 6Sostegno alla scelta per ragazzi/e in conclusione percorsi formativi
2. SEDE DI SVOLGIMENTO ATTIVITÀ (in caso di azioni diffuse indicare la sede prevalente) ITCG Einaudi di Bassano del Grappa
3. DESTINATARI
4. OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AZIONE L’azione si prefigge i seguenti obiettivi:
1. Creare, attraverso una continuità didattico-formativa, una transizione più morbida fra scuola ed università e aiutare lo studente a non sentirsi solo nel momento della scelta fornendogli tutte le informazioni necessarie a guidarlo verso il futuro percorso di studi, cercando soprattutto di raccordare le diverse iniziative in atto presso gli istituti. Per favorire la più completa consapevolezza nella scelta da compiere gli obiettivi specifici sono: a.1 Acquisire strumenti conoscitivi e modalità generali per compiere una scelta universitaria consapevole; b.1 Avviare azioni di autovalutazione delle competenze di base (sensibilizzazione nell’uso di pre-test d’ingresso alle facoltà universitarie)
2. Conoscere la realtà del lavoro, inteso come sicurezza e prospettiva per il futuro e come riconoscimento del valore dell’istruzione, per assumere con decisione i problemi, le insicurezze, ma anche le aspettative dei giovani rispetto ai mutamenti del mercato del lavoro. A supporto delle iniziative programmate in quest’ultimo ambito, gli obiettivi specifici dell’azione sono: a.2 l’approfondimento generale delle diverse opportunità di lavoro rispetto all’economia locale e all’evoluzione del mercato del lavoro; b. 2la conoscenza delle agenzie e dei centri per l’impiego; c.2 l’avvio di un laboratorio sull’autoimprenditorialità giovanile, con particolare riferimento a quella femminile.
5. MODALITÀ DI REALIZZAZIONE Metodologie Scelta universitaria Per dare indicazioni sui pre-requisiti e/o sulle competenze che si ritengono utili per frequentare con successo l’università è richiesta alle singole facoltà delle università venete la presenza di un tutor dei diversi corsi di laurea. Con collaborazione dei tutor delle diverse facoltà è inviata una lettera di richiesta di adesione Contemporaneamente il gruppo di coordinamento per l’azione, appositamente costituito, predispone un piano organizzativo per concordare, con tutti gli istituti superiori, la presenza degli studenti dell’ultimo anno della scuola superiore. Sentite le esigenze dei docenti referenti, si pianificano gli incontri con le diverse facoltà Sulla base delle scelte e del numero di partecipanti (minimo 20 adesioni per facoltà) si definisce il calendario degli incontri e le modalità di partecipazione. Ciascuno incontro intende soddisfare le richieste e le domande degli studenti in ordine ai piani di studio, ai servizi di orientamento e agli sbocchi occupazionali o professionali. La presenza di ex alunni che si sono iscritti recentemente all’università permette di approfondire argomenti o temi che direttamente interessano gli studenti.
Scelta lavorativa Per l’orientamento alla scelta lavorativa si prevede di: – effettuare visite guidate, in piccoli gruppi, al Centro per l’impiego di Bassano con simulazione delle procedure per l’assunzione e l’eventuale la stesura di curricola vitae – organizzare incontri per approfondire la legge sul mercato del lavoro, la flessibilità e i contratti di lavoro – invitare e supportare gli studenti ad organizzare assemblee d’istituto per approfondire la conoscenza su: l’attuale situazione del mercato del lavoro, in seguito agli effetti delle delocalizzazione e dell’innovazione tecnologica e della crisi economica, nonché sulle opportunità di mobilità messe in atto dall’U.E. – Organizzare un laboratorio sull’ autoimprenditorialità capace di far conoscere gli aspetti giuridici, i finanziamenti pubblici, le modalità di costruzione di un piano d’impresa, gli aspetti critici cui si va incontro per avviare un’impresa individuale, cooperativa o societaria
Strumenti
Modalità di monitoraggio Il monitoraggio si effettuerà attraverso l’uso di questionari e tramite incontri periodici tra operatori. Saranno rilevati:
6. MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE L’efficacia dell’azione sarà valutata anche tenendo conto dell’efficienza dei gruppi di lavoro nel coordinare, programmare e realizzare le metodologie utilizzate. In particolare si verificherà: – il grado di coerenza complessiva dell’azione rispetto agli obiettivi dati – il livello di consenso che ottiene all’interno delle scuole mediante questionari – la validazione della guida prodotta dal project work del gruppo “Il Faro”
La valutazione, effettuata dal gruppo di coordinamento del progetto, prenderà in considerazione: – la significatività degli interventi rispetto al contesto e alle richieste – l’efficacia e l’efficienza dell’azione sia dal punto quantitativo che qualitativo .Sarà redatto un report finale al fine di indicare i punti di forza e di criticità per consentire il consolidamento del lavoro svolto de restituire agli operatori che hanno realizzato gli interventi. Se l’azione sarò valutata positivamente, il gruppo di lavoro effettuerà la stesura della buona pratica.
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AZIONE 7Azioni di coordinamento, comunicazione e monitoraggio
2. SEDE DI SVOLGIMENTO ATTIVITÀ (in caso di azioni diffuse indicare la sede prevalente) ITCG Einaudi di Bassano del Grappa
3. DESTINATARI
4. OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AZIONE Le esperienze realizzate dalla rete POST e la partecipazione ai corsi di formazione “Orientaveneto” hanno dimostrato che un’intesa sistematica fra scuola, formazione professionale, enti locali e associazioni di categoria permette una maggiore circolazione delle informazioni e delle buone pratiche. Un linguaggio comune e una conoscenza approfondita del rapporto fra scelte formative dei giovani e occupazione, fra consapevolezza dell’importanza dell’istruzione e scelte consapevoli rispetto alle personali attitudini e capacità, aiuta il sistema sociale ed economico a ridurre i costi determinati dagli insuccessi scolastici e dal fenomeno dell’abbandono scolastico e formativo. Il recente monitoraggio attuato dal progetto “Provalor” dell’Università di Padova ha messo in evidenza la necessità di confronto e scambio di esperienze, anche per valorizzare le buone pratiche e avere contributi innovativi da inserire nel piano di orientamento, adattandoli al contesto territoriale. Del resto, gli obiettivi di razionalizzare le iniziative coordinandole fra loro, di elaborare buone prassi condivise e trasferibili e di avviare un sistema integrato nel territorio locale possono produrre risultati che consentono un’azione di mantenimento della rete, ma anche un’integrazione delle azioni a livello provinciale per contribuire ad avviare un sistema regionale di orientamento. Per questo la rete POST si pone gli obiettivi generali di: aderire all’ accordo provinciale e fornire il proprio contributo per un’azione di coordinamento fra reti e di monitoraggio delle attività, in una logica di condivisione di co-progettazione e comunicazione. In questa prospettiva gli obiettivi specifici dell’azione sono: a) fornire dati e informazioni sulle attività di orientamento attuate nel bassanese b) confrontarsi con i gruppi interistituzionali sulla valutazione delle esperienze in stretto collegamento con la Direzione Regionale Lavoro; c) mettere a disposizione degli operatori il progetto realizzato nel corso degli anni per la stesura on line di buone pratiche di orientamento; d) collaborare per la gestione operativa della rete delle reti provinciali e favorire la comunicazione
5. MODALITÀ DI REALIZZAZIONE Metodologie Rispetto agli obiettivi sopraindicati, le metodologie sono le seguenti: a) partecipare ad incontri provinciali per stabilire modalità comuni di raccolta ed elaborazione dei dati del monitoraggio delle attività; b) organizzare, in accordo con altre reti, incontri finalizzati a: – fornire informazioni sulle iniziative realizzate dalle altre reti territoriali – programmare scadenze comuni per attività di orientamento a carattere provinciale; – proporre modalità di collegamento interattivo dei siti di orientamento presenti in provincia; c) predisporre un manuale con indicazioni e suggerimenti per la stesura di buone pratiche di orientamento, secondo una metodologia già da tempo sperimentata dalla rete POST al fine di costruire un primo repertorio provinciale con caratteristiche di facile consultazione e di trasferibilità in altri contesti territoriali; d) mettere a disposizione l’esperienza del progetto POST per incrementare la visibilità e la comunicazione dei servizi di orientamento realizzati con il coinvolgimento degli Enti locali e delle associazioni di categoria
Strumenti Si rendono disponibili:
Modalità di monitoraggio Il monitoraggio sarà effettuato mediante:
6. MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Nell’ambito delle attività previste, le modalità di verifica e di valutazione si possono ricondurre ad alcuni indicatori: – grado di operare in integrazione fra le diverse istituzioni e i partner del progetto; – qualità della collaborazione tra luoghi e strutture; – capacità di coinvolgimento degli Enti locali e delle associazioni di categoria – capacità di progettazione partecipativa ad opportunità del territorio e/o di altre istituzioni.
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DATI COMPLESSIVI DEL PROGETTO
MATERIALI/STRUMENTI CHE SI PREVEDE PRODURRE (Specificare anche quali materiali provengono o sono stati elaborati nell’ambito del progetto OrientaVeneto)
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