Gli istituti professionali sono suddivisi in due settori:
Settore SERVIZI (4 indirizzi)
1. Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
2. Servizi socio-sanitari
3. Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
4. Servizi commerciali
Settore INDUSTRIA E ARTIGIANATO (2 indirizzi)
1. Produzioni industriali e artigianali
2. Manutenzione e assistenza tecnica
Novità e caratteristiche
Gli istituti professionali fanno parte a pieno titolo del sistema di istruzione assieme ai licei e agli istituti tecnici e si distinguono nettamente da questi ultimi, perché caratterizzati dal riferimento a filiere produttive di rilevanza nazionale.
Nel Regolamento dell’istruzione professionale si legge infatti: “L’identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, i saperi e le competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica”.
Tutti gli istituti professionali hanno la durata di cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato per il conseguimento del diploma di istruzione professionale, utile anche ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria. Il quinto anno è inoltre finalizzato ad un migliore raccordo tra scuola e istruzione superiore e alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa.
Anche per evitare confusioni e sovrapposizioni con l’istruzione tecnica e soprattutto con il sistema regionale dell’istruzione e della formazione professionale, gli indirizzi degli istituti professionali sono razionalizzati, passando da 28 a 6: due nel settore “Industria e Artigianato” e quattro in quello dei “Servizi”.
I laboratori e le tecnologie applicate assumono un ruolo centrale nella didattica.
L’orario, che in passato era di 40 ore settimanali (molto spesso di 50 minuti), poi ridotto a 36, sarà di 32 ore, ma di 60 minuti.
Non ci sarà quindi una significativa decurtazione del tempo effettivo di studio in termini reali.
Restano qualifiche e diplomi, d’intesa con le Regioni.
La nuova istruzione professionale, afferma il Regolamento, svolgerà anche, un “ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale”. In questo quadro gli istituti professionali potranno rilasciare qualifiche (al terzo anno) e diplomi professionali (al quarto) in regime di sussidiarietà, sulla base di specifici accordi stipulati dal MIUR con le singole Regioni.
La soluzione individuata (mantenimento del diploma triennale e suo rilascio da parte degli istituti professionali in regime di sussidiarietà) va incontro alla forte richiesta delle famiglie e del mondo del lavoro di prevedere percorsi formativi di ciclo più breve rispetto a quelli quinquennali, tuttavia sempre aperti alla prosecuzione degli studi.
I nuovi istituti professionali costituiranno una cerniera tra il sistema di istruzione e il sistema di istruzione e formazione professionale, e saranno il più importante elemento dell’area formativa finalizzata all’acquisizione di competenze certificate e riconosciute a livello nazionale ed europeo, idonee a favorire una rapida transizione nel mondo del lavoro.
Gli istituti professionali per il settore industria ed artigianato, in particolare, saranno dotati di un Ufficio tecnico con il compito di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento alle esigenze dell’innovazione tecnologica e della sicurezza delle persone e dell’ambiente.
La specializzazione tecnica superiore
Dopo il completamento degli studi secondari anche i diplomati degli istituti professionali avranno ulteriori opportunità oltre all’inserimento nel mondo del lavoro e all’iscrizione all’università:
– iscrizione a percorsi brevi di 800/1000 ore per conseguire una specializzazione tecnica superiore (IFTS) per rispondere ai fabbisogni formativi del territorio;
– iscrizione a percorsi biennali per conseguire un diploma di tecnico superiore nelle aree tecnologiche più avanzate presso gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), in via di costituzione.