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L’ora di religione a scuola


L’ora di religione a scuola è spesso al centro del dibattito sociale, forse a causa di un fraintendimento.
Molti pensano che l’ora di religione a scuola sia una sorta di “catechismo” scolastico e anche per questo si sono aperti tanti dibattiti sulla sua utilità o opportunità in uno Stato laico.

Ma in realtà l’ora di religione è tutt’altro che il catechismo (che deve essere effettuato in altre sedi). Si tratta di un piccolo spazio di tempo nel corso del quale gli studenti possono approfondire il rapporto nella storia fra uomo e spiritualità, uomo e Dio, e possono conoscere le differenze fra le principali religioni del mondo, anche quelle da loro culturalmente più lontane.
L’ora di religione è indispensabile soprattutto oggi, per conoscere meglio i fenomeni che ci circondano, per conoscere e rispettare le fedi altrui ed anche chi non crede in nessun Dio, per approcciarsi al tema complesso dell’Islam.

Nel corso dell’ora di religione si impara a conoscere la struttura di quello che è ritenuto il testo sacro da milioni di persone in Italia ed Europa, la Sacra Bibbia, ma ci si approccia anche ai temi e valori di altri grandi religioni, sia quelle monoteiste come Islam ed Ebraismo, sia quelle più lontane e diverse da noi, come quelle politeiste ed orientali.

Insomma si tratta di un’ora che è utile non solo per conoscere la Bibbia e la storia del cristianesimo (a proposito di Bibbia, anzi la mano chi di voi conosceva la bibbia di Gerusalemme?) ma anche per sviluppare conoscenze trasversali, riflettere sui problemi e sulle questioni in qualche modo connesse alla spiritualità ed alla filosofia che si sono intrecciate attorno alla storia umana, imparare a far dialogare fra loro religioni e culture diverse. Del resto è impossibile negare il ruolo che la religione e la cultura popolare hanno avuto nella storia, nell’implementazione di sistemi giuridici peculiari (si pensi alla teocrazia), e conoscerli significa conoscere un po’ meglio il mondo che ci circonda.

L’ora di religione diventa anche, se se ne ha la possibilità, il momento per stimolare al dialogo interreligioso gli studenti, per sviscerare dei temi e delle domande scottanti sulle religioni oggi, sul loro ruolo nella società. Così oggi questo piccolo spazio di tempo può diventare qualcosa di più di una materia come le altre nella quale si imparano i rudimenti delle principali religioni, diventa anche una materia per affrontare tematiche trasversali che toccano la filosofia, l’antropologia, la realtà moderna e che cercano di dare un senso alle principali domande dell’uomo.

Sotto questo punto di vista sarebbe opportuno che i programmi dell’ora di religione venissero impostati in modo da non tramutarsi in una sorta di catechismo 2.0 ma che fossero disegnati per spiegare agli studenti le differenze e vicinanze fra le diverse culture e religioni ed il ruolo della religione oggi nel mondo. Può diventare la possibilità di trattare temi etici, di approfondimento culturale e di spiegare il mondo di oggi alla luce della sensibilità religiosa, ritagliando spazi di dialogo che servono nella scuola.