La dura lotta tra materie scientifiche e umanistiche ci accompagna fin dal primo giorno di scuola e si riversa anche nel nostro lavoro. È davvero così importante scegliere tra queste discipline? E perché le materie scientifiche vengono ritenute più valide? Oggi vogliamo spezzare una lancia a favore delle materie umanistiche e spiegarvi perché le materie umanistiche sono fondamentali
Quando si tratta di decidere se siano più importanti le materie umanistiche o quelle scientifiche c’è sempre qualcuno che storce il naso a discapito delle prime. Molti infatti credono che le materie scientifiche siano alla base di un approccio più logico e analitico alle cose, sottovalutando il potere che le materie umanistiche hanno. Il punto è che non esistono materie più importanti o meno, perché entrambe sono necessarie, specialmente nella prima fase scolastica. Questo problema poi diventa molto sentito quando, dopo le scuole medie, ragazzi e ragazze devono scegliere tra licei e istituti tecnici.
Molti genitori cercano d’indirizzarli verso i licei i propri figli spingendo per un tipo di formazione che includa diversi step fino alla carriera universitaria e poi la trafila di concorsi, invio CV alla ricerca del agognato posto di lavoro. E poi ci sono quei genitori che invece consigliano ai propri figli d’indirizzarsi verso qualcosa di pratico e finito, puntando su istituti tecnici ed eventuali corsi di formazione. Ovviamente una strada migliore non c’è. Nessuno dovrebbe intromettersi in questa scelta anche perché con l’evolversi delle tecnologie e il mondo del lavoro, tutto cambia così rapidamente che questi discorsi sembrano già superati. Inoltre il COVID-19 con annessa pandemia ha dato un’ulteriore spinta a questi cambiamenti stravolgendo la quotidianità non solo degli adulti, ma soprattutto degli studenti.
Dopo aver scelto se frequentare un liceo o un istituto tecnico, sorge l’ennesimo dubbio, ossia se è meglio concentrarsi di più sulle materie umanistiche o scientifiche. Non si dovrebbe fare necessariamente questa scelta perché ognuna di queste discipline ha dei vantaggi. Le materie scientifiche ci fanno avvicinare a tutto ciò che riguarda il mondo dal punto di vista fisico, a capire le cose come sono fatte. Tutto ciò che sappiamo dell’universo, da come vivono gli alberi a ciò di cui è composto un atomo, è il risultato di ricerche ed esperimenti scientifici. La risoluzione dei problemi e il pensiero critico sono due delle abilità più importanti che gli studenti imparano a scuola, e lo fanno proprio grazie allo studio di queste materie. E infatti sono tanti i percorsi di studio per trovare subito lavoro che prevedono proprio questo bagaglio culturale. E allora questione chiusa? Certo che no, perché le materie umanistiche sono fondamentali per la formazione della persona e per definirne sfumature, interessi e carattere.
Prima di tutto cosa s’intende per materie umanistiche? Parliamo di tutto ciò che riguarda la letteratura, la filosofia, la storia, la storia dell’arte, ma anche le arti visive e performative oltre al campo della pedagogia. Una delle questioni più dibattute legate all’importanza di queste materie riguarda proprio gli sbocchi professionali, perché sfociano soprattutto in certe professioni legate alla dialettica, la comunicazione in generale, ma anche la scrittura e le arti figurative. Oltre agli studi tramite scuole specializzate, università e corsi, possiamo imparare tante nozioni attraverso altri canali. Vi invitiamo a dare uno sguardo al magazine Glamcasamagazine uno spazio che comprende tematiche che vanno dall’home decor fino alla storia dell’arte. Il magazine ha infatti una sezione dedicata all’arte e all’architettura e tra i diversi articoli ritroviamo anche un interessante capitolo riservato alla storia dell’arte e qui trovate tutti i pdf sulla storia dell’arte.
Se magari fino a qualche anno fa le discipline umanistiche potevano essere associate a professioni limitate a un unico contesto, adesso vengono considerate da un punto di vista più ampio. Il motivo è semplice, attraverso l’esplorazione delle discipline umanistiche impariamo a pensare in modo creativo e critico, a ragionare e a porre domande.
La conoscenza umanistica continua a fornire la base ideale per esplorare e comprendere l’esperienza umana. Indagare su un ramo della filosofia potrebbe farci pensare a questioni etiche. Imparare un’altra lingua potrebbe aiutarci ad apprezzare le somiglianze e diversità delle tante culture del mondo. Contemplare una scultura potrebbe farci riflettere su come la vita di un’artista ha influenzato le sue decisioni creative e la creazione delle sue opere. Leggere un libro di un’altra regione del mondo potrebbe ampliare il significato di democrazia, e a farlo nostro. Ascoltare un corso di storia potrebbe farci comprendere meglio il passato, offrendo allo stesso tempo un’immagine più chiara del futuro.
Quello che ci sentiamo di dire è che probabilmente il tipo di educazione che consente oggi, soprattutto ai più giovani, di affrontare al meglio il mondo è quella che non presuppone solo la fede cieca nella scienza e nella tecnologia. L’educazione deve mettere in rilievo l’idea che gli esseri umani possono definirsi in modo diverso da quello che erano in passato. Devono poter trovare la propria direzione che non è dettata solo dai loro bisogni e desideri materiali.
L’educazione deve basarsi sull’idea che nulla è certo per sempre, e che non esiste una risposta oggettiva e netta a ogni domanda, e in questo le materie umanistiche aiutano tanto perché, studiandole, ci consentono di fare domande più approfondite e che vanno oltre ciò che vediamo, prendendo in esame diversi punti di vista. Dobbiamo pensare in modo critico e questi tratti caratterizzano l’educazione umanistica.