Ancora qualche giorno per sbrigare le ultime faccende, giusto il tempo di partecipare alle tradizionali cene di fine anno, e poi anche per docenti e insegnanti è finalmente arrivato il momento di staccare dalla scuola. Dopo un anno trascorso tra interrogazioni, correzioni di compiti e alzatacce per arrivare in tempo alla prima ora di lezione, è tempo di estate e vacanze!
Inutile negarlo: se questo momento è desiderato da tutti gli studenti e insegnanti, lo è ancor di più da coloro che hanno dovuto abbandonare la propria terra per raggiungere una scuola lontana, trascorrendo intere settimane senza vedere amici né parenti.
I motivi per cui molti docenti hanno dovuto lasciare casa per raggiungere una scuola lontana sono diversi. Che piaccia o meno, l’ultima riforma della scuola firmata Renzi-Giannini ha costretto molti insegnanti a compiere questo passo per non perdere la cattedra. Nella maggior parte dei casi, si tratta di trasferimenti dalle città meridionali verso le scuole del Nord Italia. Questo ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nella vita di molti docenti, con inevitabili problemi logistici da affrontare.
La tanto attesa fine della scuola è stata accolta da tutti gli studenti con immensa gioia: non potrebbe essere altrimenti! A essere più felici, tuttavia, sono quei ragazzi che hanno scelto di frequentare una scuola lontana dalla famiglia, con la necessità di vivere in un’altra casa per frequentare le lezioni.
Per questi studenti è finalmente arrivato il momento di tornare a casa, a parte una categoria: quella dei maturandi, per i quali il periodo delle meritate vacanze deve ancora arrivare!
Finora abbiamo descritto la fine dell’anno scolastico come un momento colmo di gioia, poiché finalmente tutti possono tornare a casa. Ma a ben vedere, ci sono dei motivi per cui il distacco dalla vita scolastica può coincidere con una leggera nota di tristezza.
Diciamola tutta: essere stati per molti mesi lontani da casa ha indotto gli studenti a crearsi nuove conoscenze: nate nelle serate trascorse in compagnia per non restare chiusi in casa. Lo stesso discorso vale per i docenti, che tra un consiglio di classe e l’altro hanno stretto dei legami che in alcuni casi si sono trasformate in vere e proprie amicizie. Visti in quest’ottica, questi giorni in cui tutto finisce e si ritorna a casa generano un po’ di tristezza!
Oltre alla malinconia del momento, ci sono anche dei problemi logistici da affrontare durante il ritorno. Ad esempio, la domanda che molti studenti o docenti si pongono è la seguente: come faccio a portare a casa tutti i bagagli?
Per molti la soluzione più naturale è quella di caricare tutto in auto o portare con sé i bagagli in treno. In alternativa, è sempre più frequente l’abitudine di spedire le valige con un corriere espresso e attendere l’arrivo delle valigie direttamente a casa, magari subito dopo aver riabbracciato i propri cari!