Quando si parla di musica a scuola si pensa subito alle filastrocche o alle canzoncine… in realtà fare musica a scuola è molto di più: è un’esperienza di apprendimento che accompagna il bambino durante tutto l’anno scolastico. Se ci si trova nell’esigenza di dover affrontare per la prima volta la musica a scuola, infanzia o primaria che sia, magari ci si lascia prendere dallo sconforto, ma con gli strumenti giusti e qualche trucchetto, le lezioni saranno facili e divertentissime!
Chi ben comincia è a metà dell’opera! È indispensabile predisporre una programmazione di musica accurata per poter svolgere la vostra attività con successo, ed insegnare la musica ai bambini in modo semplice, divertente ed efficace. Nella programmazione dell’attività didattica è bene tenere in considerazione che l’insegnamento della musica a scuola non può prescindere da tre elementi fondamentali: voce, corpo e strumento.
Sono tre diverse espressioni del linguaggio musicale che vanno utilizzate alternandole tra loro così da rendere la lezione più completa e coinvolgente.
Un esempio su come fare attività diversificate che lavorino su tutti e tre questi aspetti può essere il metodo Suoni e Silenzi, il codice di solfeggio per bambini facilissimo e adatto a tutte le età che permette di imparare in modo attivo e giocoso il linguaggio della musica.
Altro aspetto da tenere in considerazione nella programmazione è l’importanza dell’esperienza pratica: si impara meglio e di più quando si è protagonisti diretti del proprio apprendimento. Se cantare, ballare e suonare sono attività che si fanno più frequentemente con i bambini dell’infanzia, ricordiamoci che possono essere utili anche ai più grandicelli per affrontare le tematiche più teoriche.
Il calendario scolastico è scandito da festività, stagioni ed eventi che possono essere l’occasione perfetta per fare musica. Il saggio di Natale e la festa di fine anno sono gli esempi più clamorosi e possono dare la possibilità di mettere in pratica quello che si è imparato durante le lezioni di musica. Se preparati con un po’ di anticipo, poi, questi momenti possono diventare veramente coinvolgenti ed entusiasmanti per tutti.
È importante anche ricordarsi delle varie ricorrenze, come la festa della mamma, la festa del papà, l’autunno, la primavera e agli altri eventi dell’anno scolastico, magari prevedendo delle attività e canzoni dedicate.
Il web e le librerie sono piene di idee per fare musica a scuola dell’infanzia e alla primaria, ma ovviamente il risultato dipenderà molto dalla scelta di quelle giuste e più adatte alla classe. Considerato che è importante una certa progressività, partendo da attività base più facili che possano essere propedeutiche per quelle successive e più difficili sempre seguendo l’età e le competenze dei bambini, sarà sicuramente essenziale affidarsi a materiali che propongono un percorso ben definito.
Ci sono diversi testi e materiali che propongono un iter didattico collaudato e facilmente utilizzabile. Libri, schede, basi musicali che possono essere adattati secondo le esigenze della classe e sono acquistabili anche con carta docente su amazon. La scelta del metodo giusto è la base imprescindibile per il successo dell’attività e il coinvolgimento dei bambini.
Al di là della preparazione tecnica, qualche piccolo trucchetto può rendere la lezione di musica a scuola molto più accattivante e interessante per i bambini. Ad esempio, sapevate che tutte le materie possono essere fatte in musica? Non solo ginnastica ovviamente, ma anche matematica ed educazione civica, per citarne alcune, possono essere uno spunto per conoscere e applicare il linguaggio musicale. In questo modo, l’ora di musica non sarà solo una delle tante materie, ma sarà il legame che permetterà un apprendimento più rapido e aiuterà i bambini a spaziare da un argomento all’altro.
Ultimo aspetto, ma non meno importante, è la capacità di coinvolgere i bambini e trasmettergli il proprio entusiasmo. Non importa quante competenze si sono acquisite e quanto efficace sia il metodo scelto, ciò che li conquisterà sarà la capacità di mettersi in relazione con loro. Un piccolo suggerimento? Guardarli sempre negli occhi!